Red October Cantù iscritta
Stipendi sanati con “multina”

Basket - Via libera dal Consiglio federale. Coppa: l’Eskisehir si è ritirato, il preliminare è più leggero

Cantù è più vicina all’Europa e alla qualificazione ai gironi, pur senza ancora aver giocato. Intanto venerdì sera si è diffusa la notizia, poi confermata anche dai vertici della Fiba, che la formazione turca dell’Eskisehir si è ufficialmente ritirata sia dai gironi di Champions League (era inserita nel girone C), sia dal campionato turco.

La notizia interessa da vicino anche la Pallacanestro Cantù, perché il posto lasciato vacante nel girone lo prenderà la formazione lituana del Lietkabelis, ossia la squadra che avrebbe dovuto incontrare la Red October al terzo turno dei preliminari per tentare l’accesso ai gironi. La notizia è che, in virtù del ritiro dei turchi, a Cantù basteranno “solo” due vittorie per garantirsi il passaggio ai gironi: il 20 e 22 settembre affronterà gli ungheresi del Szolnoki Olaj e, se passerà, la sfida decisiva sarà contro la vincente di Larnaca-Anversa.

Su fronte campionato, iscrizione fatta, con la piccola macchia di un’ammenda. La Pallacanestro Cantù, targata ancora Red October, sarà regolarmente al nastro di partenza del prossimo campionato di serie A. Decisioni - iscrizione e multa - che erano state ampiamente messa in preventivo dalla società. Ma se l’è cavata (molto bene), con una multa di ottomila euro. Risultato quindi scontato – anticipato peraltro alla società dopo una riunione di Lega - ma che è il primo tassello per iniziare la stagione senza patemi.

La sanzione a carico della Pallacanestro Cantù è stata decisa al termine del Consiglio federale della Fip, che si è tenuto a Roma nella sala Champions dello stadio Olimpico. Le indicazioni le ha date preventivamente la ComTec, la commissione federale che si occupa dell’esame della documentazione prodotta dalle società e la sanzione è così motivata: «Per il ritardato pagamento dei contribuiti di marzo e aprile 2018».

Si tratta di criticità che erano comunque emerse nel corso delle scorse settimane, ma di cui la società non aveva fatto mistero: «Ci prenderemo tutto il tempo necessario», aveva detto amministratore delegato Andrea Mauri. E così è stato, arrivando a presentare tutta la documentazione richiesta con un leggero ritardo.

E la prova che qualche problemuccio c’era, creandone soprattutto a livello d’immagine alla società, erano stati gli sfoghi dei giocatori “social” della Red October (vedi Culpepper e Cournooh), ormai tutti ex, postando alcuni commenti ironici sui propri profili Instagram e Twitter, stigmatizzati anche piuttosto vivacemente dai dirigenti di Cantù. Anche Burns, dopo la firma con Milano, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, aveva fatto intendere che c’era stato qualche ritardo nei pagamenti.

La situazione è stata quindi sistemata, l’unica piccola macchia sono questi ottomila euro che ora Cantù dovrà sborsare, ma che di certo non incideranno sul bilancio della stagione. Piccola amarezza, Cantù è stata l’unica società multata, tutte le altre società di A sono state ammesse senza problemi.

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