Sacripanti alle Final Eight
Con ringraziamenti a Cantù

Se l’Acqua Vitasnella si fosse imposta nel derby avrebbe “promosso” Brindisi e non Avellino alla Coppa Italia.

Traguardo delle Final Eight di Coppa Italia raggiunto dalla Sidigas Avellino di coach Pino Sacripanti anche grazie alla buona sorte come non ha mancato di sottolineare lo stesso Sacripanti nel post partita con la Reyer: «Abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che ci è mancata nel corso del girone d’andata».

E già, perché per staccare il biglietto per il Forum il successo contro l’altro suo collega canturino Carlo Recalcati, non sarebbe stato bastato. Occorreva, infatti, che Brindisi si arrendesse in casa a Cremona (come puntualmente avvenuto) e pure che Cantù perdesse a Varese perché in caso di successo brianzolo nel derby la classifica avulsa avrebbe decretato Brindisi ottava, Avellino nona e Cantù decima.

Tra l’altro mentre le partite che domenica vedevano sul parquet Avellino e Brindisi si erano concluse praticamente nello stesso momento, il campo di Masnago viaggiava con circa quattro minuti di ritardo. E l’Acqua Vitasnella era in piena rimonta, così che - nonostante poco prima fosse stata sotto di 15 lunghezze - una sua affermazione tornava a essere credibile. Poi sappiamo tutti com’è andata, con Sacripanti probabilmente unico canturino a fregarsi le mani.

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