Sodini: «Ci meritiamo
l’appoggio dei tifosi»

Il tecnico di Cantù parla dopo il successo con Chiusi «La vittoria è stata importante, però abbiamo faticato. Tra tante critiche sarebbe bello anche qualche elogio»

Quando una vittoria, più che due punti in classifica, aiuta a ritrovare sé stessi e a superare una sconfitta dolorosa, che ha partorito un’infinità di critiche come quella contro Fabriano. Contro l’Umana Chiusi, Cantù si è ritrovata, ma non è stata un’operazione facile. Dopo una sconfitta, nel basket 2+2 non sempre fa 4. L’ha riconosciuto anche coach Marco Sodini, nel commentare il successo contro i toscani: «Ci tenevamo moltissimo a fare una buona gara dopo aver fatto una partitaccia contro Fabriano e, di quella, siamo i primi a vergognarci. I primi a non averla digerita siamo noi, credetemi. Sinceramente, però, mi aspettavo che potessimo avere ancora delle scorie dopo quel tipo di gara a Osimo e, infatti, la parte iniziale contro Chiusi ne è stata la prova».

Statistiche

Non è abituato a farlo, ma il coach snocciola qualche statistica per dimostrare come, dopo l’intervallo, le cose siano sensibilmente cambiate in meglio per Cantù: «Siamo stati bravissimi ad alzare il ritmo della partita dopo che nel primo tempo avevamo subito un 7/9 da tre dai nostri avversari, riuscendo nel secondo tempo a subire solo 7 triple su 22. Così come le nostre palle perse: nel primo tempo erano 9, nei restanti venti minuti, invece, ne abbiamo persa solo una, consentendo a Chiusi di segnare soltanto dieci punti».

Ma non si esalta troppo il coach canturino: «Ciò significa che siamo stati brillanti? No, non lo siamo stati assolutamente. Siamo stati farraginosi in più di un’occasione, tenendo un po’ troppo fermo il pallone. Inoltre, non siamo stati bravi a produrre vantaggi dove di solito, invece, riusciamo a produrli. A noi oggi mancava un americano, lo ricordo, e per fortuna che abbiamo potuto recuperare Severini, che non solo è riuscito a giocare, ma ha anche disputato un’ottima partita, chiudendo con il miglior plus/minus».

Ma, come sempre, si mette davanti alla squadra per provare a proteggerla. Perché le critiche, dopo Fabriano, non sono mancate: «Sono disposto a prendermi migliaia di critiche, ma ogni tanto mi piacerebbe che questa squadra ricevesse maggiore supporto. Accettiamo ogni critica, e ce le meritiamo anche, però siamo sempre la stessa squadra che ha vinto 22 partite e perse solo 6. Vorrei, quindi, che fosse riconosciuto ai miei giocatori l’impegno che stanno dimostrando».

Morale

In conclusione, per chiudere il cerchio sull’importanza del successo su Chiusi: «Ci prendiamo di cuore questa vittoria, contro una grande squadra, molto ben allenata e che sta disputando un’ottima stagione. È un successo importante, inoltre, perché ci consente di tenere ancora Pistoia a due punti di distanza e avere ai playoff il fattore campo per due turni su tre. Non è un particolare da poco».

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