Sodini: «L’avevo detto
di tenere alta l’asticella»

«Continuiamo a pensare alla salvezza, ci mancano ancora un paio di vittorie, ma poi potremo pensare a qualcosa di più»

Il coach canturino si presenta in sala stampa scherzando un po’ («Oggi non parliamo di filosofia», dice sorridendo, e poi commenta il debutto ufficiale del vice allenatore Di Paolo «meno male che abbiamo vinto, altrimenti avremmo potuto pensare male quanto a portafortuna»), ma subito si fa serio parlando di cosa non lo ha soddisfatto di questa vittoria: «In settimana avevo parlato dell’obiettivo nostro di non scendere mai sotto l’asticella di un rendimento minimo. E’ quello che non abbiamo fatto nel corso del terzo periodo: dopo aver concesso 35 punti ad Avellino nei primi 20’ è stato negativo averne subiti 29 solo in quel quarto. Abbiamo concesso troppe cose facili in quei 10’; e una squadra come la nostra deve trovare in ogni periodo almeno tre o quattro situazioni di transizione, cosa che nel terzo tempo noi non siamo riusciti a fare. Sembra paradossale che io non sia contento dopo avere battuto la prima in classifica, ma è così: continuiamo a pensare alla salvezza, ci mancano ancora un paio di vittorie, a 24 negli anni più recenti non è mai retrocesso nessuno, ma se poi vorremo porci degli obiettivi più ambiziosi non ci potremo permettere quarti da 29 punti subiti».

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