Sodini: «Sarà ancora dura
Ma è il calendario è ok»

L’allenatore della Red October in vista degli ultimi due impegni della stagione regolare.

Coach Marco Sodini, in prospettiva si corre il rischio di restare fuori dei playoff pur con 32 punti, quota che invece li ha sempre garantiti.

«Vero, a 32 non v’è certezza per noi, soprattutto se Sassari dovesse vincerle entrambe. Questo ci fa aumentare la pressione sulla prossima partita a Capo d’Orlando che alla luce della vittoria di Pesaro a Milano diventa una sorta di ultima spiaggia per loro. E so che l’atmosfera che troveremo sarà tutto fuorché rilassata».

Di recente avete giocato a Pesaro e ora sarete in Sicilia. Due trasferte analoghe ove si tenga conto che entrambe le avversarie viaggiano in cosa e rischiano la retrocessione. Cosa eventualmente le renderà invece diverse?

«C’è innanzitutto una differenza ambientale enorme perché il palasport di Pesaro, pur con più di 4.500 persone laddove ce me starebbero oltre 10mila, non è certo un catino ribollente, con la distanza tra i tifosi e il campo che è molto ampia. Nel “pallone” di Capo d’Orlando, pur con meno presenze sugli spalti, il pubblico si fa sentire eccome. Inoltre, l’Orlandina nelle ultime partite - esclusa l’ultima a Venezia contro un’avversaria peraltro ora fuori categoria pressoché per chiunque specialmente a casa sua - se l’è sempre giocata con tutti. Pur avendo una rotazione corta, vedo una squadra molto viva».

Scambierebbe il vostro calendario con quello di anche una soltanto delle vostre concorrenti dirette?

«No. Ma dobbiamo tenere la stessa attenzione dimostrata da diverse partite in qua anche nelle ultime due sfide che restano».

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