Stefanelli è carico
«Adesso tocca a noi»

Il giocatore dopo l’infortunio di Sergio: «Siamo assolutamente consapevoli che dovremo dare più di qualcosa in più»

Tutti un po’ più soli senza l’apporto del capitano, ma tutti inevitabilmente più coinvolti e determinati. Cantù, senza un americano – ancora per poco – e soprattutto senza il capitano Sergio infortunato fino a fine stagione, chiama tutti a raccolta. Ora, i big della squadra devono confermarsi tali e dare un contributo alla causa ancora più importante.

Ne è convinto Francesco Stefanelli che, con la su esperienza in A2 e i suoi 27 anni, è a buon titolo un leader della squadra. Ben sapendo quanto pesi l’assenza di Sergio: «Gigi è Gigi e non è certo un infortunio a togliere di mezzo uno come lui. È uno dei dieci, formalmente non sarà il capitano in campo, ma lui è senza alcun dubbio il capitano della nostra squadra».

C’è tutta la vicinanza del caso al compagno e collega. Perché un infortunio così grave e con tempistiche di recupero molto lunghe, se è vero che interessa direttamente l’atleta che lo subisce, si ripercuote anche sul gruppo: «Posso garantire che il momento in cui Luigi si è infortunato è stato terribile per tutti, così come quando abbiamo appreso la diagnosi. Purtroppo il lavoro che facciamo ci dà tanto, ma può anche togliere qualcosa ed è una convinzione di tutta la squadra. Anche io in passato ho vissuto momenti brutti per colpa di infortuni: è difficile, frustrante e bisogna reggere soprattutto mentalmente. Soprattutto, bisogna fare i conti con il tempo e mettere in conto anche un mese in più prima del ritorno in campo».

E per chi in campo dovrà andare, le cose cambieranno: «Per motivi diversi dobbiamo rinunciare a pedine importanti come Johnson e Sergio: in attesa di rinforzi tocca a noi. Siamo assolutamente consapevoli che dovremo dare più di qualcosa in più. Non che la situazione possa considerarsi del tutto stravolta. Semplicemente dovremo fare le stesse cose, ma per più minuti e con maggiori responsabilità, in base alle esigenze che emergeranno nel corso delle varie partite».

Per Stefanelli, queste difficoltà devono per forza di cose diventare un’opportunità: «La squadra è comunque lunga e di qualità, ora c’è la possibilità per tutti, a turno, di essere decisivi e incidere ancora di più. In attacco, in difesa, tutti possono dare un contributo importante per continuare il nostro cammino».

Che, domenica, farà tappa a Mantova. All’andata fu una sfida apertissima, risolta solo negli ultimi secondi. E ora il quadro sembra simile, dopo le due vittorie mantovane arrivate dopo un lungo periodo di crisi: «Se una squadra è valida, dopo un periodo “no” di solito vive una ripresa e Mantova è in questa situazione. Sono certamente migliorati rispetto a poche settimane fa, hanno ritrovato fiducia, quindi non sarà facile. Inoltre, per noi sarà la terza trasferta consecutiva. Vincere varrebbe tanto, vorrebbe dire iniziare bene un autentico tour de force in cui dovremo trovare quella solidità che, di tanto in tanto, nel girone di andata ci è mancata».

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