Tasse pagate non giocando
Maggi risponde alle società

Una delle lamentele ricorrenti da parte delle società nei confronti della Federbasket, riguarda l’addebito di spese per campionati non disputati

Una delle lamentele ricorrenti in questi mesi da parte delle società nei confronti della Federbasket, riguarda l’addebito di spese per campionati non disputati. Lo sottolinea anche Walter Bellotti, dirigente del Playground Team. La società era iscritta alla Promozione e il campionato era pronto per iniziare lo scorso fine ottobre, salvo che poi non ha mai preso il via.

«Avevano rinnovato i tesseramenti di giocatori e dirigenti già lo scorso luglio e ci eravamo iscritti al campionato – spiega Bellotti -. Il campionato però non è mai iniziato, mentre i costi sono rimasti lì. Quando poi in primavera il Comitato Regionale ha scritto che alcuni campionati non venivano disputati, ma che riapriva i tesseramenti per le società che volevano organizzare dei tornei federali, ho capito che era un pretesto per trattenere i soldi. Possono starci magari quelli dei dirigenti, ma per i giocatori che non sono scesi in campo credevo che non venissero nemmeno chiesti. Nel nostro piccolo con una sola squadra senior sono 384 euro, ma per altri le cifre sono maggiori».

Risponde il presidente regionale Giorgio Maggi. «Il costo del cartellino senior di 21 euro comprende la copertura assicurativa. Tesserare un giocatore quindi dà una garanzia, anche solo per allenarsi. Dalla ripresa degli allenamenti fino a quando le attività sono state sospese, i giocatori hanno potuto beneficiarne. Poi non era prevedibile che i campionati venissero sospesi».

«Vorrei però che ci si ricordasse anche delle cose che non sono state pagate – aggiunge il numero uno lombardo -. Lo scorso anno la riaffiliazione (110 euro, nda.), il tesseramento degli atleti giovanili (12 euro cadauno, nda.), il tesseramento gare degli allenatori, sono stati tutti gratuiti. E la riaffiliazione è gratuita anche per la stagione 21/22».

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