Tibè, la specialista di finali in A2: «La A1? Preferisco rimanere qui»

La giocatrice di Arosio gioca nel Costa Masnaga. Su tre sfide promozione ne ha vinte due

Non c’è due senza tre. E magari anche quattro. Angelica Tibè è infatti una specialista di finali nella serie A2 di pallacanestro: ne ha disputate appunto tre, due vinte (con Costa Masnaga e San Giovanni Valdarno) e una persa (l’ultima, di nuovo con le lecchesi). «E a questo punto penso che non sia più un caso... - dice -. Non capita a tutti di giocare tre finali per salire in A1».

L’ala centro di Arosio sarà anche quest’anno una delle colonne della Clv Limonta Costa Masnaga. A dispetto dei suoi 27 anni, è al decimo campionato consecutivo in A2 ed è una delle veterane della formazione masnaghese. «Quest’anno avrò molte più responsabilità – fa presente Tibè -. Sia sul campo che come anzianità. Abbiamo meno senior e più giovani e non abbiamo giocatrici straniere. Le under quindi avranno più minuti, ma sono abituate a dimostrare che possono far bene».Una squadra giovane e autoctona: tredici quindicesimi formati in casa, con dodici giovani dal 2003 al 2007. «Siamo meno esperte rispetto alla stagione passata, sono andate via alcune giocatrici importanti, però compenseremo con la voglia delle giovani. E’ cambiato anche l’allenatore dopo quattro anni, ma sta mantenendo la linea precedente e continueremo a fare un gioco di movimento».

Ripartite da una finale, tante cose però sono cambiate. «Una finale che è stata molto inaspettata. E come allora, anche quest’anno iniziamo senza porci un obiettivo di classifica. Se non quello di fare meglio possibile: come diceva l’allenatore l’anno scorso, allenandoci e giocando con una mentalità da serie A1».

Ci sarà l’inedito derby con il neopromosso Giussano di Aldo Corno. «Ho conosciuto Corno da avversaria quando allenava a Vicenza. Quanto al Giussano, ci sono diverse ex di Costa Masnaga e sarà una sfida sentita».

Tre finali ma poi non hai mai giocato in A1. «Sono contenta così. Ho fatto la scelta di rimanere in questa categoria e non mi pento: è il mio campionato e ho dimostrato di valerlo. Gioco infatti perché mi piace il basket e non per ambizioni».

Libri e tatuaggi, che passione. «Sì, compro tre o quattro libri alla volta e mi piace un sacco leggere, soprattutto romanzi. E siccome sono una fan della Marvel, quest’estate mi sono fatta un tatuaggio sul braccio con i simboli degli Avengers».

Nella squadra masnaghese anche le altre comasche Ilaria Bernardi (2005), Amelia Rotta (2005) e Sveva Bernasconi (2007).

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