Un Cantù sfacciata
«Si è accesa la luce»

Inoltre inutile girarci intorno, l’inserimento di Jefferson ha cambiato in meglio Cantù. E tutti sono cresciuti

È una Cantù sbocciata, che fa paura e che sembra giocare con la sfacciataggine di chi non ha nulla da perdere. Ed è anche una Cantù che, nell’ultima vittoria contro Cremona, ha stabilito anche un piccolo record: il +17 contro la Vanoli è infatti il successo esterno più largo dell’era Gerasimenko, limitando l’analisi alle regular season. Si contano davvero sulle dita le vittorie in trasferta e in doppia cifra nelle ultime stagioni: un +11 lo scorso anno a Pistoia, un +10 nel derby contro Varese nel 2016/17. Per rivedere una vittoria così rotonda bisogna tornare all’ultima stagione “piena” con Anna Cremascoli presidente, nel 2014/15, quando l’allora Acqua Vitasnella Cantù si impose 103-83, con un netto + 20 all’Adriatic Arena contro Pesaro.

Una Cantù che sorprende, che diverte e che piace: c’è davvero del buono in quello che, a prima vista, sembrava solo un insieme di giocatori perlopiù sconosciuti e che ora sta incantando la serie A? «Verrebbe da dire che si è accesa la luce – ammette Nicola Brienza, assistente di coach Evgeny Pashutin -, in realtà la luce non si è mai spenta. Ma certamente sono cambiate alcune cose». Inutile girarci intorno, l’inserimento di Jefferson ha cambiato in meglio Cantù: «Dal punto di vista tecnico, è un giocatore ci permette di fare cose in più e diverse rispetto a prima, inoltre con lui è crescita la competizione interna e i benefici, soprattutto per Davis, sono evidenti».

Nello specifico, la vittoria netta e convincente di Cremona è un somma di tanti piccoli elementi specifici: «Quando tanti passi in avanti e miglioramenti nei singoli si verificano tutti insieme, è probabile che una squadra poi ne benefici partorendo ottime prestazioni come la nostra contro Cremona. Parlo di piccole-grandi cose, come per esempio la buona vena di Mitchell, meno “bomber” e più a disposizione della squadra. Contro la Vanoli è stato fatto tutto quello che avevamo preparato in settimana, abbiamo disputato una partita accorta, come volevamo e nella maniera corretta, senza subire il gioco di Cremona».

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