«Un po’ horror un po’ Pirati
Ma la squadra non molla»

In sala stampa, coach Marco Sodini, con un filo di voce, snocciola titoli di film. Perché la vittoria contro Mantova è stato un bel film. Thriller, senza dubbio

Ciak, si gira. In sala stampa, coach Marco Sodini, con un filo di voce, snocciola titoli di film. Perché la vittoria contro Mantova è stato un bel film. Thriller, senza dubbio. «Cinematograficamente parlando, questa partita può essere “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde”. Ma va pure bene, cambiando un po’ il titolo e parafrasando la saga dei “Pirati dei Caraibi”, “La maledizione del terzo quarto”. E il nostro terzo quarto? “The Rocky Horror Picture Show”…».

Concetto chiaro, molto ben espresso. Con il sorriso, il tecnico stavolta vuole che emergano più i lati postivi, rispetto a quelli negativi di una partita vissuta con l’acqua alla gola: «Non era semplice superare questa Mantova, che ha un quintetto più un sesto uomo davvero forti. Hanno dimostrato di avere un’idea tecnica lucida e hanno preso tutto quello che potevano».

E Cantù? «Noi abbiamo fatto e disfatto. In un time out ho alzato la voce, era necessario farlo: da lì in poi, finalmente, ho visto la difesa che volevo, che andrebbe messa in campo a prescindere dalla sfuriata dell’allenatore. Questo significa che siamo una squadra forte ma non ancora matura».

Non solo, quel prodigioso recupero da -18 ha anche altre valenze: «Recuperare uno svantaggio simile ci dice anche che la squadra sta diventando “canturina”, nel senso che è non molla mai. E spero anche che questa partita fughi ogni dubbio: questo campionato non è una passerella su un tappeto rosso».

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