Zugno: «Torino ferita
ma pronta a rialzarsi»

uben Zugno, una finalissima per il titolo Under 20 con Cantù tra i più bei ricordi del suo passato, la voglia di esplodere definitivamente a Torino

Ruben Zugno, una finalissima per il titolo Under 20 con Cantù tra i più bei ricordi del suo passato, la voglia di esplodere definitivamente a Torino nel suo presente. Il play siciliano, 25 anni, è uno dei punti di forza della Reale Mutua Torino che, domenica alle 18, ospiterà Cantù con l’obiettivo di risollevarsi dopo cinque sconfitte consecutive.

Del resto, la squadra è partita a inizio stagione con l’obiettivo di migliorare la finale playoff persa contro Tortona. Quindi, migliorare, significa andare in serie A: «Stiamo lavorando per questo obiettivo – dice Zugno –, perché la squadra è molto forte. Purtroppo arriviamo da una serie negativa, coincisa non a caso con i nostri problemi: infortuni, Covid e indisponibilità di giocatori. Ma vogliamo recitare una parte importante in questo campionato e non ci sentiamo per nulla tagliati fuori».

Per Zugno, cresciuto a Cantù, sarà una partita speciale: «All’andata a Desio ero molto emozionato, ora sono solo molto carico, ma ammetto che non è una partita come le altre. Per fortuna la squadra in questi giorni ha lavorato bene: siamo pronti a invertire la marcia»,

All’andata, Cantù vinse di cinque punti, 83-78: «Fu una partita equilibrata, decisa da alcune grandi giocate. Quella partita confermò tutte le sensazioni della vigilia: roster forte fisicamente, lungo e completo, in grado di esibire un bel basket, grazie a uno staff di altissimo livello. Perché Cantù è questa, è costruita per vincere. Credo sia la miglior squadra del girone, senza dubbio».

Anche senza Johnson? «È evidente che Cantù abbia perso tanto con la sua partenza. Secondo me Johnson era l’americano più forte del campionato, sicuramente quello con la media punti migliore. Ma coach Sodini saprà trovare alternative valide nel parco italiani a su disposizione».

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