Battocchio: «Sarà un’A2 di grande livello
Vinceremo il campionato dell’impegno»

Il nuovo allenatore della Libertas Cantù prova a fare le carte al campionato che verrà: «So che qui c’è un gruppo pronto a dire la sua, composto da atleti maturi e giovani promesse».

C’è crisi di sponsor, non di qualità. Se le società della Lega lamentano sponsorizzazioni in caduta libera e difficoltà a iscriversi ai tornei più prestigiosi a livello nazionale, le prime indicazioni circa i roster che calceranno la scena della serie A2 dimostrano che, almeno in quanto a nomi, il campionato non sarà affatto di secondo livello.

Nient’affatto, se è vero che – come afferma il tecnico della Pool Libertas, Matteo Battocchio, «per quanto riguarda il campionato, il livello sarà altissimo, maggiore ancora di quello dello scorso anno».

Lo dice a ragion veduta, guardando gli organici delle squadre che si sono meglio mosse in questo primo scorcio di mercato (con Castellana, Taranto e Siena, almeno sulla carta, meglio messe di tutte le altre) e alle valutazioni, ovviamente sommarie visto il periodo in cui sono fatto, dei commentatori di settore. «Noi siamo un gruppo molto giovane, non solo come età ma anche come numero di campionati giocati (solamente cinque atleti su 13 hanno giocato da titolari in serie A2), che deve crescere settimanalmente per diventare competitivo. Ma questo succede in allenamento, non in partita che è null’altro che lo specchio di quello che fai in allenamento. È per questo che in una squadra tutti sono necessari: più il tuo livello personale è alto più è alto il livello di squadra, è più quest’ultimo è alto più puoi dire la tua in gara».

L’ottimismo, in Battocchio, non manca, ancorché gli esperti di volley danno Cantù non certo tra le primissime squadre della stagione 2020-2021: 12 le società che giocheranno l’A2, otto delle quali si contenderanno i playoff validi per l’unica promozione in Superlega. Non ci saranno, però, retrocessioni in A3 a funestare i destini delle meno attrezzate.

«A livello di classifica, prendo atto che gli addetti ai lavori ci danno in terza fascia, quella che lotta diciamo per evitare gli ultimi posti; a me interessa essere al vertice di una classifica ideale di lavoro svolto, questo sì. Quello che conterà per noi è il lavoro che faremo in palestra e la pazienza che avremo nell’aspettare le “esplosioni” delle scommesse che abbiamo messo sul piatto: è inevitabile che questo possa comportare una partenza più a rilento; è altrettanto inevitabile che se si lavora sodo poi nella fase centrale della stagione si esce alla grande. Questo è quello che è sempre capitato nelle mie squadre, questo è quello che credo capiterà anche quest’anno», continua.

Battocchio, insomma, dispensa una certa dose di ottimismo, forte dell’idea che il progetto che Cantù sta costruendo con Vero Volley non sia una meteora, bensì un percorso pluriennale volto alla stabilizzazione della società nel secondo campionato nazionale. «Sono fiducioso: so che c’è un gruppo che è pronto a dire la sua, fatto da atleti maturi che sono consapevoli del ruolo importante che hanno e da atleti giovani che sono determinati a cogliere le proprie possibilità. Sicuramente ci saranno tanti ostacoli lungo la strada: dovremo essere bravi a capire tutti insieme che un ostacolo è una cosa che puoi affrontare e sconfiggere senza paura», conclude il tecnico canturino.

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