Berdini, l’azzurrino
«Pronto per Cantù»

Il nuovo play, 19 anni, reduce dal nono posto all’Europeo Under 20 in Montenegro, parla delle sue aspettative: «Aiutare la squadra il più possibile»

n azzurro per l’Acqua S.Bernardo Cantù. È Nicola Berdini, nuovo play canturino classe 2003, reduce dal nono posto all’Europeo Under 20 di Pogdorica in Montenegro. Gli azzurrini allenati da Alessandro Magro, coach di Brescia in A1, hanno chiuso la kermesse continentale con un ruolino di cinque successi in sette partite disputate.

A laurearsi campioni d’Europa sono stati i ragazzi della Spagna, che in finale hanno battuto la Lituania, mentre il Montenegro padrone di casa ha chiuso al terzo posto.

Esperienza

 «Il campionato europeo di Pogdorica è stato l’esperienza più bella che ho vissuto finora nella mia carriera - spiega Berdini -. Indossare la maglia della nazionale è qualcosa di speciale. Ho accumulato un buon minutaggio e ho potuto confrontarmi contro tutti i migliori prospetti d’Europa. Un’esperienza significativa anche a livello umano, visto che ho potuto condividere un percorso di crescita con i migliori talenti Under 20 italiani e agli ordini di uno staff tecnico di prim’ordine». Berdini tra le file dell’Italia si è alternato in cabina di regia con il titolare Matteo Librizzi (Varese) e con Alfredo Boglio (Borgomanero). In maglia canturina, dove arriva in prestito dalla Reyer Venezia, invece formerà il reparto play insieme al croato Roko Rogic.

«A fine campionato, quando Cantù si è fatta avanti con Venezia per il prestito, non ci ho pensato un secondo ad accettare la loro chiamata - sottolinea -. Arrivo in una società che può vantare una storia incredibile e potrò lavorare con un allenatore come Meo Sacchetti, con cui ho già avuto modo di parlare durante l’Europeo. Cantù è davvero una grande opportunità per me. Sono giovane e qui posso migliorare ancora molto». Nella passata stagione con la maglia di Ravenna si è messo in mostra proprio contro Cantù nella semifinale dei playoff. «L’annata a Ravenna mi è servita tantissimo, perché ho potuto giocare su campi importanti e collezionare un minutaggio elevato - rilancia -. Nelle semifinali ho già avuto modo di testare il calore e l’affetto dei tifosi canturini sul parquet di Desio, una tifoseria fantastica. In questo senso voglio dire al pubblico biancoblù che sono già carico e che non vedo l’ora di poter giocare davanti a loro». 

Lo stile

Come descrive il suo stile di gioco? «Sono piccolo e molto rapido - precisa -. La parte che preferisco del ruolo di play è quella di far girare la squadra, ma ho anche buone soluzioni a livello di tiro. Giocatori a cui mi ispiro? Per quanto riguarda l’NBA, il mio idolo è senza dubbio Stephen Curry, mentre in Europa sono un grande fan di Sergio Rodríguez Gómez».

 Cosa si aspetta da quest’anno in Brianza? «La cosa più importante sarà aiutare la squadra il più possibile, in modo da raggiungere l’obiettivo della società di tornare in serie A1 - conclude -. Poi, chiaramente, voglio migliorare ulteriormente dal punto di vista individuale».

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