Brescia non è Milano
Cantù, puoi giocartela

Il debutto casalingo in Supercoppa per l’Acqua San Bernardo

Cesare Pancotto sa come si fa. Una pacca sulle spalle, la battuta al momento giusto e una parola di consolazione. Senza mai andare oltre. Che fosse il tecnico giusto per una situazione come quella dell’Acqua San Bernardo attuale, lo diceva già la sua carriera. Noi, poi, ce ne siamo accorti nell’anno e un mese di lavoro da queste parti.

Non era facile, malgrado tutte le più che motivate attenuanti della vigilia, spiegare quel -30 (101-71) contro Milano a gente che non aveva mai messo piede in Italia su un parquet diverso da quello del Parini di Cantù o del PalaMaloggia di Chiavenna. Ma lui c’è riuscito, con l’arte della diplomazia e le armi dell’esperienza.

E così, subito si azzera. Per ripartire. In maniera non veloce, ma velocissima. Perché già stasera si ritorna in campo. Sempre di Supercoppa si tratta, sempre due punti ci sono in palio. Stavolta in casa, in un PalaBancoDesio ancora a porte chiuse e con diretta streaming (dalle 20) su Eurosport player. Avversaria di turno, la Gemani Brescia di coach Vincenzo Esposito.

Un rapido ritorno alla normalità, per un repentino rientro sulla terra. Brescia è squadra di rango, ma largamente incompleta (Moss e Bortolani gli ultimi due assenti di una lunga lista) e, a differenza dell’Ax Armani che è apparsa anche anni luce avanti a livello di preparazione fisica e mentale, in una fase di rodaggio molto molto simile a quella dei canturini e soprattutto in totale sintonia con il momento.

Dovrebbe, quindi, esserci più partita. E questo è già un bel vantaggio. Soprattutto per riuscire a tenere i giocatori il più possibile con la testa dentro il match. Significherebbe, in soldoni, anche fare passi avanti dal punto di vista dell’intesa e della confidenza con la nuova realtà.

Ecco perché teniamo più che da conto la convincente prestazione di Kennedy (16 punti e tanta vivacità), oltre a quelle, diciamo comunque attese, di Smith (14 punti e 7 assist) e Leunen (15 punti, tanta esperienza e buoni consigli ai giovani che gli giravano attorno). Insomma, già una discreta base per poggiare le prime indicazioni di una stagione che sarà comunque lunga e complicata.

Niente pubblico nemmeno a questo giro. Ed è un vero peccato. Anche e soprattutto per quelli che hanno bisogno di capire dove sono atterrati, di che tipo di piazza sia questa e quali possono essere le aspettative. L’Acqua San Bernardo, ne siamo convinti, ce la metterà tutta, perché in fondo è quello che chiede il proprio allenatore. Uno abituato a non mollare mai, nemmeno quando il vento è contro e le onde del mare si alzano di intensità.

Stasera, dunque, nuovo banco di prova per Johnson, Woodard e Thomas. Ma anche per Pecchia, La Torre, Procida e Bayehe. Milano è un’altra storia, meglio pensare a Brescia.

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