Abbonamenti, il Como ora ci pensa
Ma con un numero contingentato

Il punto centrale, però, è come si potrà gestire la vendita delle tessere a livello di numeri, necessariamente dovrà essere posto un limite

Abbonamenti sì, abbonamenti no. Anche questo è un tema dell’estate calcistica, alla luce delle disposizioni attualmente in vigore per l’accesso del pubblico negli stadi. E qualche società, anche in serie A, ha già annunciato di voler optare per la sola vendita dei biglietti singoli, sia in virtù delle incertezze sia per questioni di capienza limitata rispetto alle richieste.

Sempre ammesso che le cose restino come sono, cioè con l’ingresso consentito per il venticinque per cento della capienza degli impianti, il Como è invece tra le società che sono comunque intenzionate a proporre una campagna abbonamenti. Dettagli e modalità sono ancora tutte da studiare, ma da quanto è trapelato l’intenzione c’è.

Il punto centrale, però, è come si potrà gestire la vendita delle tessere a livello di numeri, necessariamente dovrà essere posto un limite. Che sarà evidentemente inferiore anche alla capienza consentita dalle normative attuali, per poter avere comunque a disposizione un quantitativo di biglietti da mettere in vendita.

A differenza di quanto accaduto nella parte iniziale di quest’ultima stagione, quando un po’ di pubblico poteva entrare, i posti che potranno essere messi a disposizione saranno presumibilmente suddivisi per settore, per un logico criterio di distanziamento. Non dovrebbe essere possibile, cioè, concentrare gli spettatori, come accadeva qualche mese fa, in un’unica tribuna, o comunque barattare spazi e posti a favore dei settori dove si concentra più pubblico. Questo si deduce, perlomeno, anche valutando ciò che sta accadendo ora negli stadi che ospitano gli Europei. A logica, ogni settore dovrebbe essere occupabile al venticinque per cento.

La capienza definitiva dello stadio Sinigaglia, una volta ultimati i lavori di adeguamento per la serie B, non è ancora stata comunicata, e sarà calcolata con precisione solo nel momento in cui lo stadio sarà a posto. Si ipotizza in linea di massima di arrivare intorno ai 6500 posti.

Il numero di posti vendibili al Sinigaglia quindi potrebbe essere di poco superiore ai 1500. Considerando che nell’ultimo campionato con il pubblico gli abbonati erano 1223, se tutti dovessero rinnovare resterebbero pochi biglietti da mettere in vendita. Bisognerà dunque vedere quale sarà la politica che la società sceglierà di adottare. E capire inoltre se da qui all’inizio del campionato le maglie possano essere un po’ più allargate, cosa che non è completamente da escludersi. Quello che sembra certo, comunque, è che il Como offrirà al suo pubblico la possibilità di abbonarsi. Forse privilegiando nell’acquisto, almeno a livello di prelazione, i vecchi abbonati.

C’è poi un altro aspetto da prendere in considerazione, quello dei settori ospiti. Nel senso che in alcuni stadi dove il pubblico è particolarmente numeroso potrebbe esserci la richiesta, da parte di qualche società, di destinare tutti i settori al pubblico di casa, per non penalizzare troppo i propri tifosi. Al momento, però, rimane l’obbligo di destinare comunque uno spazio di ciascun impianto alla tifoseria ospite, un obbligo che dovrebbe essere confermato.

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