Como, ecco Toledo
Giocatore d'esperienza

Intervista all'esperto giocatore brasiliano che crede nel progetto azzurro

COMO - L'elenco non finisce mai. Quasi una squadra all'anno, e Robson Machado Toledo, ultimo acquisto del Como è in Italia da dodici: si è fermato per più di una stagione solo a Catanzaro, tra C1 e C2 nel biennio 2002/2004. Prima, il contratto con il Perugia nel '99, la parentesi in Grecia, il ritorno in Italia a Rieti. Dopo Catanzaro, Udinese, Napoli, Ascoli, Cisco Roma, Taranto, Ravenna, Pro Patria, ancora Ravenna, Triestina e Cremonese. Ma l'Italia, ormai è quasi come il suo Brasile.
Trent'anni appena compiuti, un corpo ricoperto di tatuaggi, Toledo dovrebbe dare qualità al gioco del Como. Ha debuttato sabato nell'amichevole di sabato con la Vergiatese e giocando quasi da fermo ha fatto vedere buoni numeri, segnando anche un gol.
«E' una squadra che ho affrontato spesso in carriera, ora sono qua perché mi hanno sottoposto un bel progetto. Ci ho pensato tantissimo, poi ho scelto di firmare e di far parte di questa squadra. Ora siamo in una fase importante: siamo in tanti nuovi e ci sono molti ragazzini. Quando ci conosceremo meglio potremo fare grandi cose».
Ti hanno presentato come un jolly d'attacco, è così? «In carriera ho fatto soprattutto l'esterno, ma molti tecnici mi hanno utilizzato come mezzapunta. Per me non ci sono problemi, sono un giocatore che si adatta alle esigenze della squadra».

L'intera intervista su La Provincia di giovedì.

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Eco di Bergamo Calcio Como: parla Toledo