Como, ora i risultati
contano più dei soldi

Cambia la politica sui giovani: "Assurdo sacrificare qualità e obiettivi per i contributi federali"

COMO - Cambio di rotta nella politica societaria del Como: prima di tutto i risultati. Prima ancora dei soldi, ovvero dei contributi federali. E' la nuova linea della società, segno chiaro dell'ottimismo sul fatto che questa squadra possa fare qualcosa di più che ottenere una semplice salvezza nelle ultime giornate, giocando per obiettivi più importanti. E quindi in campo non andranno più per forza due giovani, linea che invece aveva condizionato le scelte dei tecnici nelle scorse stagioni.
Ora si cambia strada. All'inizio anche Ramella ha schierato i giovani, su indicazione della società: Bellitta ('93) e Miello ('92) con il Foligno, Nieddu e Lulli (due '91) con la Pro Vercelli. Ma con il Sorrento, una squadra che non ha nemmeno un giovane in rosa, il tecnico del Como ha deciso di affrontare la partita sullo stesso piano, con una squadra esperta. Sempre che si possa definire così il Como di quest'anno, comunque quinto nel girone A per età media più bassa: 23 anni e otto mesi, come riporta l'analisi fatta dalla Gazzetta dello Sport, dietro a Viareggio, Foligno, Foggia e Pavia.
La conferma del cambiamento arriva da Antonio Tesoro, responsabile dell'area tecnica: «Abbiamo costruito una squadra interessante, con grandi potenzialità e margini di miglioramento e che può disputare un ottimo campionato. Rinunciare a priori a un giocatore di qualità per rispettare la regola dei giovani non ci sembra una soluzione molto intelligente».
Un cambio in corsa dettato dalla situazione di classifica importante e dalla prospettiva di un campionato migliore rispetto agli ultimi due. Ma non solo: «Se si vuole affrontare un campionato con i giovani, bisogna costruire la squadra a maggio, non a luglio e agosto come è successo quest'anno. Questo non vuol dire che non giocheranno mai più, anzi. Ci sono ragazzi che bisogna valorizzare, come Bellitta, Lulli e Miello: devono dimostrare di essere all'altezza di tutti gli altri».
E il mister che ne pensa? «Se un giocatore merita, con me gioca sempre, al di là degli anni: gli esempi sono Zullo e Bardelloni, fuori età per la Lega Pro, ma pur sempre giovani: sono validi e infatti giocano. Ma non voglio mortificare gli altri: con i giovani in campo abbiamo vinto due partite, quindi tutti sono e saranno utili nel corso della stagione». È ovvio che la possibilità di scelta intriga non poco Ramella: «La regola dei giovani è vincolante, l'ideale per un tecnico è avere un ventaglio di possibilità. Adesso ce l'ho e posso schierare la squadra aumentando il tasso tecnico». E le strategie cambieranno immediatamente, visto che Ramella con la Reggiana era pronto a sacrificare Som per inserire Bellitta e sostituire l'infortunato Salvi con Lulli. Non succederà: a sinistra giocherà Som, al posto di Salvi ci sarà il trentaquattrenne Ardito.

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