Chiamiamola zona Como
Dai minuti finali tre vittorie

Quasi la metà dei successi arrivata in extremis. L'unico episodio negativo ad Avelino

COMO - Ultimi minuti, terreno particolare per il Como. Che in quattordici giornate ha visto per quattro volte modificare sostanzialmente il risultato delle sue partite nei minuti finali, dopo il 43' del secondo tempo. Quello che ha detto il campionato sinora, tra alti e bassi, è che le partite degli azzurri non sono mai scontate sino alla fine. Tranne qualche eccezione, sia pure non sempre con successo, ilComo ha più o meno sempre dimostrato di essere in partita sino alla fine. E di non avere tra i suoi difetti quello di arrendersi nella ricerca del risultato.
E' successo anche domenica Chiacontro il Pavia, con il gol di Doumbia segnato al minuto 44 della ripresa. Una rete che è valsa due punti in più e che in un certo senso ha compensato i due punti lasciati invece sul campo di Avellino dieci giorni prima, subendo una rete più o meno allo stesso minuto vedendosi sfuggire una vittoria già in mano.
Ma i conti in questo senso sono comunque a favore del Como, che per due volte a inizio stagione è riuscito a decidere a suo favore altrettante partite segnando il gol decisivo proprio negli ultimi minuti. Due risultati che sono stati decisamente determinanti per dare subito alla stagione una dimensione in quel momento inaspettata.
IL RIGORE DI FILIPPINI - La prima partita vera del campionato, dopo quella annullata per pioggia contro la Pro Vercelli, propone subito quello che sarà una delle note salienti del girone di andata del Como. Filippini che segna su rigore. E che in più di un'occasione riesce anche a procurarselo, il rigore stesso. Succede così anche a Foligno, dove gli azzurri guadagnano la loro prima vittoria stagionale. Una vittoria che forse, vista oggi, ha un valore diverso considerate le difficoltà del Foligno, ultimo in classifica e sconfitto per undici volte. In quel momento è la prova del Como a convincere. Gol di Lewandowski al 30' del primo tempo, pareggio del Foligno al 13' della ripresa, e ricerca della vittoria da parte del Como, concretizzatasi al 45' del secondo tempo. Con un fallo commesso in area su Filippini, espulsione dell'avversario, e gol degli azzurri. Finisce 2 a 1 per il Como.
TAVARES, GOL E BLACK OUT - Tenacia e buona sorte si ripropongono anche tre giorni dopo, contro la Pro Vercelli. Risultato, questo sì, ancora più importante visto che la squadra piemontese si conferma nelle giornate successive una delle migliori. il gol arriva quando il cronometro segna il minuto 46. Tocco di Miello per Tavares, rete. Nell'esultanza successiva al gol l'attaccante si toglie la maglia, e la scambia poi con Lewandowski. Per sbaglio o per confondere l'arbitro, visto che è già stato ammonito? Fatto sta che nel frattempo le luci del Sinigaglia si abbassano per un improvviso calo di tensione, e quando la partita riprende per gli ultimissimi minuti Tavares in campo non c'è più. Espulso. Ma ne è valsa la pena. E il Como in due giornate intasca 4 punti su 6 nei minuti oltre il novantesimo. Per la cronaca, Tavares nel recupero di gol ne ha segnato un altro, purtroppo inutile, a Taranto, al 92'. Finisce però 3-1 per i pugliesi.
LA BEFFA DI AVELLINO - Una sola volta il finale è stato amarissimo. E la delusione è fresca. Al termine di una partita che di emozioni ne aveva già regalate parecchie per tutti i 90 minuti. Bellissimo primo tempo del Como, in vantaggio con Ripa dopo un quarto d'ora, e in doppio vantaggio con Filippini all'inizio del secondo tempo. Accorcia l'Avellino, il Como vede annullare un gol a Zullo che sembra validissimo. E subisce il pareggio. Ma ce la fa a segnare ancora, con Filippini. Il successo sarebbe meritatissimo. Invece no. Minuto 44, pochi secondi alla fine: D'Angelo pareggia. Delusione cocentissima. Il successo di domenica col Pavia in qualche modo l'ha compensato.

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