
Como calcio
Venerdì 06 Gennaio 2012
Como, cessione vicina
Ma l'ok ancora non c'è
Segni di nervosismo anche a livello societario, soprattutto da parte di Rivetti. Saltato il ritiro nel prepartita di Vercelli
Prima notizia, che può apparire secondaria ma non lo è, la decisione di non andare in ritiro sabato sera, prima della partita di Vercelli. Anzi, di annullare il ritiro già fissato. Motivazione non fornita, ma evidente: risparmiare le spese dell'albergo, che altro se no?
Alla vigilia di una partita importante, contro un'avversaria diretta, tornando in campo dopo tre settimane, quando il bisogno primario è di compattarsi e di dare un segnale importante a squadra e ambiente, si fa invece il contrario. Annullando una decisione già presa, tra l'altro.
Che poi si possa vincere anche senza andare in ritiro, questo è un altro discorso. Conta il gesto. Che potrebbe essere il segnale di una cessione ormai imminente, che porta quindi a risparmiare sulle ultime spese. Di certo, non è stata presa da parte della squadra come una mossa positiva e incoraggiante.
Situazione societaria. Parlarne con Amilcare Rivetti è pressoché impossibile. Ed è impossibile capire che cosa il presidente abbia in mente di fare. Rivetti giovedì è arrivato al campo di Bizzarone molto stanco e nervoso. Ha alzato più volte la voce nei confronti dei suoi interlocutori, giornalisti compresi, senza fornire però il minimo chiarimento su una decisione - quella di cedere o di continuare - che in maniera evidente gli sta dando problemi e pensieri.
Premesso che nel corso della giornata sono circolate varie voci e versioni dei fatti: chi dice che l'altro giorno nell'incontro con la cordata romana si sia convinto a cedere, chi dice invece l'esatto contrario. Rivetti, intrattenutosi al bar del centro sportivo con un gruppo di tifosi, ha certamente manifestato dubbi sulla conclusione rapida della trattativa. E ha fatto ancora riferimento ad altre possibili soluzioni. Ma è difficile capire che cosa davvero stia pensando.
Nel frattempo, oltre allo sfogo di Ramella contro i giocatori arrivati al campo in ritardo, c'è stato anche un intenso faccia a faccia tra il mister e Antonio Tesoro. Di mezzo ci sono sempre questioni legate alla possibile cessione e alla posizione di entrambi in questa vicenda. Con la squadra e le persone presenti testimoni sbigottiti di tutte queste tensioni.
Che sta succedendo? A detta di Antonio Stinà, e non solo sua, la chiusura della trattativa sarebbe davvero vicinissima. Anzi, a un certo punto della giornata si diceva persino che Stinà sarebbe arrivato al campo di Bizzarone con Rivetti. Valutando invece quello che si vede e lo stato di tensione generale, la sensazione è che di incertezze ce ne siano ancora parecchie. Chi mantiene la calma maggiore è la squadra, nonostante tutto. Avvolta da un inutile clima da psicodramma che altro non può fare che danneggiarla. Però il mercato incombe per tutti. O si vende o si continua, non muore nessuno, verrebbe da dire. Così, basta.
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