Ardito: «Como, ti racconto
come ho battuto Sacchi»

Andrea Ardito, vent’anni dopo. Era il 1994 quando giocò la sua prima partita con il Pontedera, squadrone in C2, imbattuto. E che esordio: il 6 aprile a Coverciano in un’amichevole leggendaria contro la Nazionale di Arrigo Sacchi che si stava preparando per il Mondiale negli Usa.

Leggendaria perché il Pontedera vinse 2-1. E Ardito, diciassettenne, giocò l’ultima mezz’ora. Alla vigilia dei Mondiali in Brasile, il trentasettenne Ardito ricorda quell’amichevole e racconta tutta la sua voglia di calcio: l’età avanza, ma lui ha ancora tanto da dare.

«Ero contento per la convocazione, figuriamoci andare in panchina e giocare. Il Pontedera giocava alla grande: a fine primo tempo vincevamo 2-0, nella ripresa segnò Massaro ed entrai io. Collina fece durare la partita sette minuti in più per far pareggiare la Nazionale, ma il pallone non ne voleva sapere di entrare. Ricordo il gol di Aglietti e le parate del vecchio Drago. Sacchi, già in depressione per le sconfitte nelle amichevoli precedenti, si complimentò con mister D’Arrigo».

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