Cagnano, addio al Como strappalacrime. «Ho amato ogni singolo istante»

Una lettera aperta alla squadra e alla tifoseria da parte del terzino nel momento dei saluti

Questo tipo di addio da Andrea Cagnano te lo potevi aspettare, un po’ sì e un po’ no. Il lungo post di saluto che l’ormai ex difensore del Como appena andato al Sud Tirol ha pubblicato su instagram, è molto più di un semplice commiato. All’improvviso è uscito il sentimento. Un po’ te lo potevi aspettare, perché Cagnano è comasco di Mariano Comense, viveva da ragazzino sopra il campione di basket in carrozzina Ian Sagar, e anche se non aveva mai incrociato il Como nella sua crescita calcistica (era cresciuto nell’Inter), sentiva comunque il legame con il territorio. Ma un po’ no, perché Cagnano sembra un tipo abbastanza chiuso, almeno nella sua sfera professionale; molto meno fuori dal campo (almeno a giudicare da certi commenti di saluto).

Insomma, nel momento di lasciare la squadra, Cagnano ha preso la tastiera e ha scritto: «Le emozioni che provo nel salutarti sono impossibili da descrivere a parole», ha detto parlando alla sua squadra e indirettamente alla città. «Mai mi era capitato di trovare un gruppo di Uomini (scritto con la U maiuscola, ndr) disposti a battersi come abbiamo fatto noi. E ora che è finita ci tengo a dire che sono stato orgoglioso di rappresentare la mia città insieme a voi. Grazie».

Un messaggio poi ai tifosi, che lo hanno sempre apprezzato per la sua serietà e il suo impegno: «Un ringraziamento ai nostri tifosi, alcuni anche amici. In ogni parte d’Italia vi ho sentiti al nostro fianco. Sempre positivi, encomiabili. Ho ancora negli occhi la trasferta di Genova».

Poi Cagnano apre lo scrigno dei ricordi e pennella il racconto di un fine partita speciale: «A volte le cose non vanno come si desidera e le nostre strade si dividono, ma c’è una partita che non scorderò mai. Quello che ho provato prima, durante e dopo Como-Ternana è stato incredibile, e se avessi potuto scriverne la trama sarebbe stata esattamente com’è andata. Le lacrime di fine partita avevano molteplici significati: una liberazione per l’obiettivo raggiunto, lo sfogo per una stagione per me molto difficile… ma soprattutto perché in cuor mio sapevo potesse essere l’ultima partita a casa mia».

E poi la chiusura: «Mi sono goduto ogni singolo istante. Per sempre uno di voi. Grazie Como, orgoglioso di esser lariano. Amor Aeternus». Una chiosa legata alla scritta impressa sul bandierone dei tifosi nella coreografia proprio contro la Ternana. E infatti lo scritto è stato accompagnato dalla fotografia di quello spettacolo coreografico. Spesso gli addii nel calcio sono accompagnati da parole di circostanza. Questa volta non è stato così. In bocca al lupo.

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