Cantù ancora fuori casa
Assenze e orgoglio

Terza trasferta consecutiva, questa volta sul campo di Mantova alle 18, per Cantù, in un campionato che va avanti a spizzichi e bocconi

Terza trasferta consecutiva, questa volta sul campo di Mantova alle 18, per l’Acqua S.Bernardo Cantù, in un campionato che va avanti a spizzichi e bocconi, ma che sta per entrare in un tourbillon di sfide ravvicinate. È il momento di respirare, prima di lanciarsi sott’acqua, in un’apnea che durerà praticamente fino a fine marzo. Ecco perché la sfida odierna alla Grana Padano Arena rappresenta un momento importante del campionato, che vede Cantù all’inseguimento, ma con una parita da recuperare.

E che bel banco di prova sarà questa sfida. Perché Cantù è in una sorta di emergenza, senza uno straniero – Zack Bryant arriverà domani dalla Finlandia – e soprattutto senza il suo capitano Luigi Sergio, operato al tendine d’Achille, un’assenza a cui Cantù dovrà adeguarsi per tutta la stagione. Senza dimenticare Severini, che ci sarà, ma che gioca ancora convivendo con dolori alla caviglia.

Non sembrano mancare i paletti e gli ostacoli in una stagione che, frettolosamente, qualcuno ha etichettato come una passeggiata di salute. Cantù, va detto pure questo, ha un conto aperto con la fortuna. Praticamente mai la squadra è stata al gran completo, tutti gli infortuni che si sono susseguiti non sono stati per guai muscolari, ma per botte, colpi, movimenti sbagliati. Contrattempi che hanno tenuto fuori – o a mezzo servizio - Bucarelli, Stefanelli, Severini, Allen, Bayehe e Boev.

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