Centro sportivo di Orsenigo
Prima udienza in tribunale

Al centro la questione dell’acquisizione dell’impianto da parte dell’ex gruppo dirigenziale del Calcio Como

Si apre questa mattina in Tribunale una vicenda giudiziaria importante, che potrebbe avere risvolti importanti anche per chi acquisterà il Como all’asta il mese prossimo. E’ infatti in programma la prima udienza sul caso Orsenigo, ovvero l’azione revocatoria intentata nei confronti della S3C – la società ex proprietaria del Calcio Como –, che potrebbe portare a un annullamento dell’acquisizione del centro sportivo da parte sostanzialmente dell’ex gruppo dirigenziale.

Un atto di compravendita già messo sotto esame al momento del fallimento della società, in quanto si è tolto dal patrimonio del Como un bene immobile di grande valore depauperando così ulteriormente il club. Un atto che, oltre a poter essere una delle possibili cause del dissesto finanziario, limita anche la possibilità di risarcire i creditori, visto che il Como viene messo all’asta senza più quella proprietà e quindi a un prezzo ovviamente molto inferiore a quello che invece avrebbe potuto essere valutato con l’immobile di Orsenigo.

L’azione revocatoria punta quindi, in poche parole, a togliere agli attuali proprietari di Orsenigo - a cui il Como, e quindi anche i suoi nuovi padroni che arriveranno, deve pagare un affitto di 10.000 euro al mese - il centro, naturalmente dimostrando che il passaggio di proprietà ha causato il fallimento e quindi è avvenuto con dolo. Dopodichè, se questo avverrà, Orsenigo non tornerà comunque al Calcio Como. Non automaticamente e non gratis, perlomeno.

L’azione infatti è stata avviata dal Tribunale come conseguenza del fallimento, e quindi sarà la procedura fallimentare a poterne e doverne fruire. Il che significa che Orsenigo sarà messo all’asta, i soldi della vendita saranno utilizzati nell’ambito della procedura fallimentare, quindi per il pagamento dei creditori. Chi comprerà il Calcio Como, dunque, se vorrà tornarne in possesso dovrà appunto acquistarlo all’asta. Così come, invece, potrebbe anche essere acquistato da un soggetto estraneo al Como. Stamattina questo iter comincerà, e potrebbe protrarsi anche a lungo. Si parla di mesi, qualcuno ipotizza anche un paio d’anni.

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