Como meno inglese
In tre tornano indietro

qui resta solo Denis Walker, figlio dell’ex difensore della Samp e della Nazionale inglese, oggi allenatore del progetto Garuda

Denis Wise aveva mandato a Como quattro giocatori inglesi, giovani, di prospettiva, ritenendoli subito pronti per poter essere impiegati. A metà campionato, visto il minutaggio accumulato dai quattro, ecco la retromarcia: tre su quattro tornano in patria, e qui resta solo Denis Walker, figlio dell’ex difensore della Samp e della Nazionale inglese, oggi allenatore del progetto Garuda. Motivo del cambio di rotta? I club proprietari del cartellino hanno fatto una valutazione con Wise e hanno deciso di trovare altre strade per valorizzare i loro giovani. Casi però tutti diversi: Agiakwa si era bruciato con l’Olbia, era diventato il quarto centrale di un reparto formato da tre giocatori importanti, e ormai era bruciato; Foulds aveva problemi personali, ha rescisso il contratto ed è rimasto addirittura senza squadra pur di tornare in patria; Bansal è il caso più particolare, perché avrebbe probabilmente trovato più spazio nel girone di ritorno, ma qui ha contato anche la volontà del giocatore. Troppi pochi i minuti giocati. la volontà è stata dunque dettata dai club di appartenenza (Queens Park Rangers ed Everton ) alla quale Wise si è allineato. Denotando parecchio occhio strategico, mollando l’interesse per quelli che potevano essere suoi pupilli e ragionando in ottica di vantaggio per la squadra. Non vanno dimenticati i problemi di ambientamento che i quattro ragazzi hanno avuto, specie all’inizio della loro convivenza italiana. L’unico che resta è Walker, forse il meno considerato da Banchini e che adesso invece Gattuso considera una alternativa valida alle punte titolari. La differenza con gli altri è che il figlio d’arte ha deciso di volersi giocare tutte le sue carte della avventura italiana

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