Como, quella vittoria
che viene dalla C

A Vicenza, sette su undici i reduci della promozione, mai successo in questa serie B. Il portiere, tre difensori e tre centrocampisti

C’è un motivo di orgoglio in più, per Giacomo Gattuso, nella vittoria di Vicenza. Perché mai come domenica la squadra messa in campo dall’inizio della partita è stata così piena di giocatori della scorsa stagione. Sette su undici, mai successo in questa serie B. Il portiere, tre difensori e tre centrocampisti.

I motivi che hanno portato a queste scelte si conoscono, in condizioni “normali”, con tutti i giocatori a disposizione, forse non sarebbe andata così. Ma conta solo ciò che è accaduto in campo, soprattutto il fatto di essere usciti vittoriosi, anche grazie all’impegno di chi sa sfruttare bene il poco spazio che gli viene messo a disposizione. Ed è comunque un orgoglio poter dire che chi questa B l’ha conquistata sta dimostrando in un modo o nell’altro di riuscire a starci, e a starci bene. Chi giocando sempre, e lo si è sottolineato più volte, chi mettendosi in evidenza in poche occasioni, come Bovolon l’altro giorno, o Gabrielloni segnando il gol che avviò la rimonta con il Cittadella.

O Facchin, chiaramente. Il cui ritorno in porta dopo qualche mese di panchina non è stato facilitato dagli eventi: ingresso a freddo a Monza, subendo un gol oggettivamente imparabile ma determinante per la sconfitta, sia pure immeritata. Eppure c’è poi stata gloria anche per lui, anche ieri, perchè ieri il Como non ha preso gol. Certo, il Vicenza non è tra gli attacchi più temibili, ma di occasioni ne ha avute. E in ogni caso, il Como era da sei giornate che prendeva sempre almeno una rete, e in diciassette gare ha tenuto la porta inviolata soltanto due volte prima di ieri.

Piccoli o grandi passi che siano, insomma, si continua a camminare. E quest’ultimo successo conta parecchio in un momento che per il Como non è tra i più fortunati fuori dal campo. Conta perchè la vittoria mancava da più di un mese, perché la squadra ha saputo adattare il suo atteggiamento tattico alle esigenze della gara, durante la gara stessa, arrivando comunque in fondo a testa alta. E conta soprattutto perché, piaccia o no, guardarsi le spalle è sempre la prima cosa da fare, e da questa giornata i ragazzi di Jack escono con un vantaggio ancora aumentato sui playout. Che ora distano sette punti, quando siamo quasi a metà stagione.

Discorso impopolare, forse, per la parte di tifoseria che ritiene che si possa e si debba guardare a tutt’altro obiettivo. Ma anche fosse, mettersi in sicurezza il prima possibile è l’unico modo per riuscire poi a concentrarsi su altro. Per questo resta anche importante tenere un passo migliore rispetto non solo alle ultimissime ma anche a chi naviga nella zona mediana. E alle spalle del Como continuano a esserci anche squadre come Reggina, Ternana, Spal e Parma, partite, loro sì, con altri obiettivi.

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