Il Como coccola Chajia
e gli allunga il contratto

La società dà un segno concreto alla volontà di aspettarlo e farne ancora un punto di forza. Il Sud Tirol capolista in C si fa vivo per il suo amico H’Maidat

Ci sono tanti modi per coccolare un giocatore e confermargli la fiducia della società. Ci sono le parole e le pacche sulle spalle. Ma ci sono anche gesti che vanno oltre: come ad esempio allungare il contratto, anche se il giocatore in questione è fermo con le stampelle e lo si rivedrà solo tra 4-5 mesi.

Mossa

E’ quello che ha fatto il Como (cioè il dg Ludi) con Moutir Chajia. Il fenomeno belga marocchino, messo ko da un gravissimo infortunio (distacco del tendine rotuleo del ginocchio destro), si è visto allungare il contratto dal 2023 al 2024. Sulla fiducia. Un’idea che il Como aveva già da prima di Natale e che adesso è diventata operativa dopo l’accordo con il procuratore del giocatore. Dicevamo della fiducia. Già quella che il Como ha dimostrato al giocatore in merito alla possibilità che Moutir torni al 100% e quella che serve al calciatore, cioè la sicurezza di avere una società che lo aspetta, prendendo il tempo che necessita e facendo tutte le tappe necessarie senza aver paura di andare in scadenza.

Chajia, che sta effettuando in Belgio la prima parte della rieducazione, ha incassato con gioia e soddisfazione la notizia. Adesso ha la certezza che il Como vuole puntare su di lui, che lo aspetterà, che è disposto a fare un sacrificio per avere il giocatore ancora devastante come nella prima parte della stagione.

Peraltro, se c’è un ambiente dove Chajia si sente apprezzato è proprio quello del Como, dove ha (ri)trovato Gattuso e Ludi pronti a dargli fiducia e libertà di espressione. E’ sicuramente l’ambiente giusto per recuperare la condizione senza pressioni psicologiche.

Tra qualche tempo, Chajia tornerà in Italia, non appena potrà sottoporsi a un lavoro intenso di lavoro muscolare: tornerà così a lavorare con lo staff medico e atletico azzurro. Una carezza sulla testa a un giocatore che era importante quando giocava, e che è apparso ancora più importante (nel senso dell’assenza) quando non ha giocato più. Del resto non è la prima volta che il Como fa queste operazioni.

Lo aveva fatto anche con Dario Toninelli, l’ex capitano che si era infortunato gravemente meno di un anno fa e al quale, pur non facendo parte del progetto serie B, era stato allungato il contratto per consentirgli di lavorare senza pensieri. Un tatto che la società ha dimostrato più volte.

L’amico

Al ritorno in Italia, Chajia potrebbe non trovare più qui il suo migliore amico in squadra, cioè Ismail H’Maidat. Le trattative con il Sud Tirol si sono fatte insistenti. L’allenatore della capolista di C altoatesina (ds l’ex azzurro Paolo Bravo) aveva allenato H’Maidat nelle giovanili del Brescia, e lo ha richiesto alla società. La squadra cerca un play di costruzione, quello che è il marocchino, a suo agio in un squadra che produce gioco e che può garantirsi della qualità tecnica senza doversi mettere la corazza degli assaltatori. Potrebbe essere una buona occasione per rilanciarsi.

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