Ludi e il mercato del Como
«Noi umili ma ambiziosi»

«Il campionato di serie B è il più equilibrato di tutti. Attenzione, però: questo non vuol dire che non siamo ambiziosi»

Il Como sta nascendo. E che Como! I tifosi sono già esaltati per i primi acquisti che mostrano la volontà della società di fare le cose per bene. Di affidarsi a giocatori affidabili, con esperienza, tenendo fede ai progetti che volevano un parco giocatori di 25-30enni, con già trascorsi in campionati importanti. Niente scommesse, dunque, niente esperimenti, giovani virgulti da lanciare. Ma scelte determinate. Poi, certo, sarà il campo a parlare. Ma per ora i nomi sono di un certo tipo. E in più c’è la trattativa per Cerri, la punta del Cagliari, che ancora di più stimola la fantasia. Abbiamo fatto il punto della situazione con il dg Carlalberto Ludi, che ancora si muove con le stampelle per via di un incidente a calcetto, e che fa la spola tra il suo ufficio di Como e Bormio. Viaggiando magari all’alba per evitare il traffico.

Buongiorno Ludi. Come procedono le cose?

Bene, grazie. Stiamo lavorando secondo i progetti. Avevamo detto che cercavamo profili di 25-30 anni, con esperienza, che credessero nel progetto con la testa sulle spalle. Ci stiamo muovendo in questo ambito.

Cosa manca?

Un centrocampista in mezzo, due esterni e tre attaccanti.

Con che caratteristiche?

Il centrocampista che sappia fare un po’ tutto in mezzo; un esterno ala classica e uno più capace di accentrarsi; due punte di caratteristiche diverse, una punta centrale e uno che gli giri intorno. Il terzo potrebbe essere un giovane.

I tifosi seguono con attenzione la trattativa per l’attaccante Cerri.

La trattativa è avviata, ci sentiamo spesso con il Cagliari. Ma non è una trattativa semplice, visto il valore del giocatore. Andiamo avanti a parlarne.

Le prossime mosse?

Adesso ci buttiamo sugli attaccanti. C’è da costruire il reparto offensivo, che è sempre un momento importante del mercato.

Tempi?

Vediamo. Forse la settimana prossima potrà esserci qualche novità.

Posso aggiungere una cosa?

Certo.

Mi chiedete giustamente dei nuovi, ma qui c’è anche un parco giocatori che ha conquistato la B e che è di fronte a una bella avventura che si sono conquistati con le loro mani. Il loro entusiasmo sarà fondamentale.

Se i nomi che arriveranno saranno in linea con quelli già presi, qualcuno potrebbe pensare a un traguardo più ambizioso della salvezza.

E sarebbe sbagliato. Noi, come abbiamo detto, partiamo con l’obiettivo di consolidare la categoria, primo step programmatico sapendo che il campionato di serie B è il più equilibrato di tutti. Attenzione, però: questo non vuol dire che non siamo ambiziosi. Umili ma ambiziosi. Guardiamo in alto, ma partendo dal basso, passo dopo passo, con calma. Nessuno si monta la testa.

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