Ludi spiega il mercato
sul giornale di mercoledì

Lunga intervista al ds del Como che racconta, uno per uno, gli acquisti del Como del mercato estivo

E adesso possiamo fare il punto. Alla fine di una lunga sessione di mercato, forse la più lunga mai vissuta (si parlava di trattative già prima del ritiro, ed era agosto), erano necessarie quattro chiacchiere con il ds Carlalberto Ludi, che con Denis Wise ha condotto le operazioni. Anche ieri i due sono stati tutto il giorno assieme, a Bregnano e allo stadio Sinigaglia, cementando una sinergia che all’inizio forse ha subìto qualche logica scossa di assestamento, ma che adesso pare un ingranaggio collaudato. Dieci giocatori nuovi

(Agyakwa, Bansal, Walker, Dkidak, Bertoncini, Arrigoni, Ferrari, Rosseti, Terrani, Magrini,

più uno in prova, Foulds), una iniezione di gioventù e di qualità, una squadra che (lo diciamo al netto dell’intervista al ds) adesso intriga parecchio. Pare proprio un organico per giocarsela lassù. Ora, battuta scontata, sono cavoli di Banchini...

Come giudica il mercato del Como?

Bene. Abbiamo agito inserendo un misto di elementi di forza e qualità con altri ricchi di gioventù esplosiva. Abbiamo cercato di creare un Como ricco di entusiasmo.

Che come obiettivo ha...?

Eh no, mi conoscete: a questo giochino non ci sto. Non è nella mia maniera di fare calcio. I risultati parleranno per noi. Certo è che abbiamo seguito una logica.

Che sarebbe?

Abbiamo evitato di prendere giocatori oltre i trentanni. Sui giocatori, diciamo così, pronti, abbiamo puntato su elementi affidabili. I giovani presi hanno una quantità di talento notevole. Poi non si sa quanto riusciranno a esprimere. Ma hanno il colpo.

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