Sabatini contento a metà
«Spero sia una ripartenza»

Il pareggio con il Latina dà un po’ di morale, ma è un’occasione persa

Carlo Sabatini non è contento, sa bene che il punto conquistato contro il Latina non risolve la situazione. Ma è un po’ sollevato, perché la squadra ha reagito e dato delle risposte. Era in bilico, probabilmente lo è ancora. Ma è sereno: «Da allenatore sono sollevato, perché ho visto la squadra applicarsi, fare per buona parte della gara quello che doveva, replicando anche in partita quello che ha provato in settimana. Le altre valutazioni, evidentemente, non spettano a me».

Il tecnico ha proposto un 4-4-2 che nel complesso è sembrato adattarsi bene al Como: «C’è stata una genesi “particolare” – ammette il mister -: avevamo pensato di applicarlo in fase non possesso per dare più compattezza, poi però con il passare dei giorni mi sono accorto che potevamo utilizzarlo anche per attaccare. Un’idea che si può replicare visto che ha dato esiti positivi, almeno fino al 20’ della ripresa. Perché abbiamo attaccato, tirato, spinto sulle fasce dove però abbiamo peccato di precisione nell’ultimo passaggio. Penso che avremmo dovuto sfruttare meglio quella fase di entusiasmo successiva al nostro gol: se avessimo raddoppiato, ci saremmo certamente avvicinati alla vittoria».

Ancora una volta, un gol subìto su palla inattiva: «Una regola non scritta del calcio dice che non si effettua mai un cambio prima di un corner. Ma con Borghese ero tranquillo, stavo inserendo un giocatore di due metri, anche per correre meno rischi su questo tipo di palloni. Sono stato puntualmente smentito purtroppo… Ma è chiaro che il pareggio non è “colpa” del cambio, volevamo solo coprirci meglio passando al 3-5-2 e cercare qualche contropiede. Abbiamo fatto di tutto per vincere, quindi non possiamo considerare questo pareggio un risultato positivo. Magari tra due settimane lo rivaluteremo: spero che potremo leggerlo come il punto di ripartenza del Como».

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