Como, Ludi è già al lavoro
«Vogliamo crescere ancora»

Al direttore generale è stato appena prolungato il contratto

Prima il direttore generale, poi il mister. Per una questione di “gerarchie”, il primo rinnovo tocca al dirigente. Ecco perché ieri pomeriggio, il Como ha annunciato l’accordo biennale con Carlalberto Ludi. Da due stagioni, per tutti, è “il direttore”: prima sportivo, dallo scorso febbraio direttore generale.

Si tratta di una conferma ovviamente attesa, nulla faceva infatti pensare a una decisione differente. “Charly” gode della stima di Dennis Wise e il rinnovo contrattuale è un premio per il lavoro biennale del giovane dirigente. Il lavoro, quindi, prosegue con la stessa squadra - non solo quella sportiva - che ha portato alla promozione in serie B. Nei prossimi giorni sarà invece ufficializzato l’accordo con mister Jack Gattuso: «Mancano pochi e poco significativi dettagli», ha detto lo stesso Ludi.

Trentanove anni, ex calciatore arrivato in serie A con il Novara, dopo il ritiro Ludi è stato subito inserito nello staff del Novara, come responsabile tecnico nel settore giovanile. Le soddisfazioni sono arrivate fin da subito, con la vittoria del campionato Primavera 2, proprio con Gattuso in panchina. Un anno da direttore sportivo della prima squadra, poi l’approdo al Como con l’arrivo della nuova proprietà.

Di Gattuso, Ludi è stato in tempi non sospetti il primo “sponsor”: lo avrebbe voluto fin da subito, nell’estate del 2019, ma il ritorno di Jack si è concretizzato solo un anno dopo. Con gli effetti positivi che tutti i tifosi conoscono bene.

Si riparte quindi da una coppia consolidata, ma serviva appunto un prolungamento, perché il contratto di Ludi era in scadenza. L’accordo è per i prossimi due anni, con l’obiettivo principale di lavorare per consolidare il Como in serie B: «Sono veramente felice di poter continuare questo percorso con il Como e sono orgoglioso del fatto che la società mi abbia mostrato fiducia – dice Ludi – in questi anni abbiamo lavorato per porre le basi, eliminando la cultura degli alibi e sforzandoci di avviare un percorso fatto di piccoli, ma significativi passi in avanti. Il lavoro da fare è molto, abbiamo una categoria da difendere e consolidare».

Intanto, nei primi due anni è arrivata una promozione: «All’inizio era tutto da costruire e assemblare. Abbiamo però bruciato le tappe, si pensava a un triennio prima di arrivare in B: le potenzialità erano chiare, così come la visione».

Festa per la serie B a parte, sono tanti gli aspetti che hanno reso Ludi soddisfatto del proprio lavoro in un biennio: «I ragazzi mi rendono quotidianamente orgoglioso, inoltre abbiamo annullato la cultura dell’alibi: li ho visti sempre allenarsi con grande ambizione, resistendo a momenti negativi. I momenti negativi ci sono stati, non li ricordo ma ne ho fatto tesoro».

Cosa attendersi ora da questa società? «Siamo per i piccoli, ma significativi passi nella direzione della crescita. I passi troppo ampi spesso si rivelano non sostenibili. L’obiettivo ora è difendere la B a tutti i costi e consolidarla. Ma vogliamo crescere ancora, senza farci destabilizzare dai momenti negativi, che ci saranno. Vogliamo farlo con lo stesso approccio equilibrato, magari poco comunicativo e di questo me ne dispiaccio, ma sempre con l’idea di crescere e migliorare».

Luca Pinotti

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