Corda: «Como, cambia poco
L’obiettivo resta vincerle tutte»

Il direttore tecnico azzurro: «Voglio che si continui a tenere un profilo basso»

Meglio inseguire o essere inseguiti? «L’unico inseguimento deve essere su noi stessi». È stata una rincorsa di quattro mesi, ma per il Como gli applausi di domenica a fine partita sono terminati lì. Non ci si poteva del resto aspettare altra risposta da Ninni Corda.

Il direttore tecnico del Como si era più volte auspicato, come mister Banchini, di riuscire ad arrivare in testa per Natale. E più o meno è andata così. «Sarebbe potuto accadere anche prima, sono felice che ci siamo riusciti, ma da un certo punto di vista per come la vedo io non cambia nulla. Perchè io non vivo di sicurezze, preferisco che ci sia sempre un po’ di tensione, un po’ di paura. Il presupposto deve sempre essere lo stesso,vincerle tutte. E sinceramente la prova di domenica non è stata soddisfacente, io rifletto su questo più che sul primo posto».

Resta il fatto che adesso i presupposti cambiano. È davvero un faccia a faccia ad armi pari. E in molti pensano che il Como sia più forte del Mantova. «Io non farò più l’errore di parlare degli altri. Stare davanti è certamente diverso che dover inseguire, ma non è più facile. E io voglio che tutti si continui a tenere un profilo molto basso. Nessun confronto, nessuna polemica. Dall’esterno ognuno può fare le analisi che vuole, quello che posso dire io, pensando alle mie esperienze con il Como l’anno scorso e dieci anni fa, è che abbiamo un avversario molto forte, per tanti aspetti. Certamente più forte e più pericoloso del Gozzano l’anno scorso».

Quindi, anche il Como è più forte... «Domenica abbiamo vinto grazie a San Culino, come direbbe qualcuno, e di certo non può aiutarci sempre. Abbiamo lavorato male nei giorni precedenti la partita, non possiamo permettercelo. La nostra forza sta nell’intensità degli allenamenti, che poi riportiamo in campo la domenica. Se perdiamo quella perdiamo tutto. Noi riusciamo a essere super la domenica solo quando tutta la settimana è super. Ecco perchè dico che l’inseguimento è su noi stessi, partite come quella con l’Ambrosiana non devono essercene più. E guardate che queste prossime, prima dello scontro diretto, non sono facili».

Bisogna certamente migliorare il rendimento in trasferta per il definitivo salto di qualità. «Fuori casa il Mantova ha fatto più punti di noi, e questo è un aspetto che adesso diventa importantissimo, in questo senso il nostro girone di ritorno deve essere certamente diverso. Essere primi non rende più facile nulla. Anzi, direi che ora veramente comincia il periodo più difficile dell’anno, perchè si soffre di più, con il freddo è anche più difficile allenarsi meglio e soprattutto si entra nella fase più delicata e decisiva della stagione».

Meglio affrontarla da primi, però. «Certo, ma solo se ce lo si dimentica quando si va in campo, e si pensa a vincere e basta».

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