Ferrari: «Qui al Como il gol
più importante della carriera»

Si racconta il bomber che ha risolto il big match con il Renate

LILLIANA CAVATORTA

Il gol più importante della sua carriera. Franco Ferrari lo definisce così. E forse, chissà, anche il gol più importante per la stagione del Como. Per ora di sicuro. Per quello che è valso in classifica, prima di tutto, ovvio. Ma anche perchè ha restituito in pieno al Como un giocatore che per questo girone di ritorno può diventare un’arma fondamentale.

Franco, un gol che cancella davvero i momenti difficili dei mesi scorsi?

Io lo spero proprio. Adesso posso dire di sentirmi davvero in forma, a livello fisico e mentale. Mi sono allenato tanto, ho lavorato anche per conto mio, due sedute al giorno.

Ai tifosi, a chi aveva dubbi su di te, un regalo migliore non avresti potuto farlo. Ma anche a te stesso.

Sono felice, veramente felice. Credo sia il gol più importante della mia carriera, per quello che conta e perchè è una rivincita per me dopo quello che ho vissuto in questi mesi. Ma soprattutto sono felice di aver potuto dare questa gioia alla squadra, al Como. Perchè è raro trovare così tanto sostegno e appoggio da parte dei compagni, dello staff. E’ un gol per tutti loro, per come mi sono stati vicini sempre, dal primo all’ultimo. E devo tanto anche alla mia famiglia, alla mia fidanzata Giada, al mio amico Andrea che mi aiuta in palestra, tutti mi hanno sostenuto.

La società e il mister non hanno avuto dubbi, anche in questo mercato di gennaio. Hanno scelto e dichiarato sempre di volerti aspettare con fiducia.

E non è così scontato, avrebbero potuto dirmi che non ero il giocatore che loro volevano, fare altre scelte, e io non avrei potuto dire niente. Perchè anche se uno cerca di non sentire le critiche, di non leggerle, un giocatore sa quando fa bene o fa male. E io stavo male dentro per non riuscire a dare quello che avrei voluto. Per cui capisco bene che i tifosi potessero avere dubbi e criticarmi, e del resto è giusto, anch’io sono un grande tifoso della mia squadra, e mi sarei comportato allo stesso modo.

Per inciso, la tua squadra...?

Il Rosario central, in Argentina, la squadra della mia città. Io l’ho sempre seguita con passione, so che cosa significa stare dall’altra parte. E capisco i tifosi, al cento per cento.

Parliamo ai tifosi, allora. Che giocatore sarà il Ferrari del girone di ritorno? Vedremo un attaccante “nuovo”?

Un giocatore che di sicuro farà meglio, perchè mi è sempre capitato così. Per via del mio fisico, io ci metto più tempo degli altri a entrare in forma, e di solito segno di più nella seconda parte della stagione, so essere più decisivo.

Per esempio a Piacenza, due anni fa.

Dodici gol, a partire da gennaio, e anche lì la stagione era cominciata male, ero al Brescia, ho avuto un problema fisico. Ma lì non si sono comportati come qua, hanno preferito farmi andare via, anche se poi è stato meglio così.

“El loco” è tornato in forma, quindi. E come ha festeggiato questa rete?

Più che festeggiarla, l’ho preparata guardando il mio sportivo preferito. Che non è un calciatore, ma un campione di kickboxing, McGregor. Mi piace quel tipo di sport ma soprattutto mi piace e mi stimola la sua storia, una persona umile e venuta dal nulla che ha costruito la sua carriera con lavoro e sacrificio.

Bello. Dovrai rivederlo ogni volta a questo punto, prima di ogni gara...

Eh sì, mi serve per caricarmi, e ha portato fortuna.

Cambierà qualcosa, oltre che in te, anche nella squadra adesso che siete primi?

Non credo, qui nessuno è presuntuoso. Essere primi anzi ci darà una carica in più. Non c’è ansia, non ce n’era nemmeno prima di questa partita. C’era solo tanta voglia di giocarla, non vedevamo l’ora, e di arrivare in testa. E così dovrà continuare a essere sempre. Anche perchè noi ci stiamo divertendo a giocare, con i giocatori che abbiamo in attacco del resto è facile, mi piace molto questo sistema con i trequartisti vicino e così bravi. E adesso dipende tutto da noi, ma questa è una cosa positiva.

Ti aspetti più spazio in squadra, adesso?

In questo gruppo tutti stanno dimostrando di essere importanti. Il mister ci ha trasmesso l’atteggiamento giusto, tutti danno l’anima e quando vedi i tuoi compagni impegnarsi tanto è più facile per ognuno di noi dare di più, in qualsiasi momento si entri in campo. La cosa che dobbiamo fare è continuare a non mollare di un centimetro e mantenere questo clima. E tutti saremo utili.

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