Gliozzi, la sorpresa del Como
«Questo è lo spirito giusto»

Parla il protagonista della sfida di Crotone, autore del gol su rigore del 2-2

Un rigore segnato per il pareggio, oltre a due palle gol nel finale che avrebbero potuto regalare al Como la vittoria a Crotone alla prima di campionato: per Ettore Gliozzi, 25 anni, uno dei nuovi attaccanti a disposizione di mister Gattuso è stato un debutto entusiasmante.

Con la soddisfazione di aver lasciato subito il segno in una gara a suo modo già molto importante: «È stata una serata bellissima – ammette - e noi abbiamo disputato una grande partita. Sono a Como da pochi giorni, ma posso già dirlo: siamo una bella squadra e un gran bel gruppo».

Non era facile impressionare all’esordio, sul piano personale e collettivo, contro una squadra attrezzata per l’immediato ritorno in serie A: «È stato un debutto incoraggiante. Più di tutto mi è piaciuto lo spirito di squadra, perché abbiamo sempre lottato. Ci abbiamo sempre creduto e questo è l’atteggiamento giusto per la serie B. Diciamola tutta: avremmo meritato di vincere a mio parere, perché abbiamo creando le occasioni migliori, colpendo anche un palo».

Con Gliozzi, Parigini e La Gumina, la squadra nell’ultimo quarto d’ora si è riaccesa: «Non parlo di me, ma degli altri: La Gumina e Parigini sono due giocatori di esperienza, hanno alle spalle campionati di B e sanno come comportarsi in queste situazioni. Del resto, i cambi servono a modificare le partite e domenica chi è entrato ha aiutato in tal senso, dando una svolta».

E in occasione del rigore, non ci sono stati dubbi. Il tiratore designato era Gliozzi: «Li ho sempre tirati, tranne l’anno scorso a Cosenza, e sempre con buoni risultati. Se alla squadra va bene, questa responsabilità me l’assumo io. E direi che va bene anche al mister, che mi ha subito dato fiducia».

Oltre al rigore del 2-2, Gliozzi si è messo in luce con un tiro destinato in rete respinto involontariamente da Parigini sulla linea.

Ma negli occhi dei tifosi c’è ancora la splendida sforbiciata all’ultimo secondo, un colpo al volo su una palla proveniente da calcio d’angolo al 3’ e oltre di recupero: «Sono acrobazie che amo, diciamo che una volta all’anno riesco a segnare gol del genere: non è la prima e non sarà l’ultima… Che peccato, segnare così, all’ultimo secondo disponibile, sarebbe stato pazzesco. Ho capito subito di aver colpito bene, ho anche cercato di indirizzare il pallone. Ma il loro portiere è stato semplicemente strepitoso».

Partito con Cerri e Gabrielloni in attacco, il Como ha terminato la partita con La Gumina e Gliozzi.

Due coppie diverse e, probabilmente, non saranno fisse come fa capire l’attaccante calabrese: «No, non c’è nulla di già deciso. Possiamo giocare tutti, nel senso che siamo intercambiabili tranquillamente. Il fatto importante è che ci capiamo già al volo, agevolati anche dalle giocate offensive che prepariamo in allenamento. E credo che avere in rosa quattro attaccanti importanti, in B sia necessario per essere competitivi fino alla fine: tra noi c’è una concorrenza sanissima, che non guasta mai».

La sua prima vera stagione in B è stata l’anno scorso a Cosenza con 7 reti, l’anno prima ha ottenuto una promozione dalla C con il Monza: «La differenza tra le due categorie è evidente. In B si alza il livello di intensità, fisico e qualità. Ma affrontare con la B con lo spirito messo in campo a Crotone, senza sottomettersi mai all’avversario, ci aiuterà nel nostro percorso. E il Como, oltre alla voglia dei nuovi, ha questi valori ben cementati nel gruppo che ha vinto la serie C».

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