Iovine, azzurro vivo addosso
«Ancora meglio dei sogni»

Esordio in B speciale per il ragazzo di Como cresciuto nel vivaio

La serie B del Como forse non poteva che cominciare così, con un gol di Alessio Iovine. Una storia nella storia, anzi tante storie in una. Perchè in quella rete c’è la storia personale di Alessio, un ragazzo di Como che solo a trent’anni riesce ad arrivare in serie B, e già questo era un sogno, figuriamoci segnare subito.

Il cuore oltre la rete

Ma in quella rete, in quel pallone appoggiato con semplicità e rapidità alle spalle del portiere, c’è anche un altro significato: lui, Iovine, è stato il giocatore insostituibile dell’anno scorso, un sorprendente e instancabile jolly per Gattuso. Simbolo della tenacia con cui tutto il gruppo ha conquistato il traguardo. E la sua firma sul gol è anche un legame ideale tra il vecchio zoccolo duro e i nuovi giocatori, una fusione che ha già dimostrato di funzionare.

«Nemmeno nel più bello dei sogni avrei potuto immaginare un gol al mio esordio in B, ma più di questa rete conta tutto il resto. Conta la partita che abbiamo fatto in una giornata che non solo per me era la prima in questa categoria, su un campo difficile. E con un po’ di fortuna in più avremmo anche potuto vincere...».

Ma va bene così, almeno per ora, «perchè non sbagliare questo primo appuntamento era importante. Anche se sapevamo di aver lavorato bene in questi mesi, la prova del campo è un’altra cosa. Ti dà tutta un’altra fiducia, ti dà sicurezza, consapevolezza. Poi certo, dopo, anch’io ho pensato tanto al significato di quel gol, a tutto quello che c’è stato prima di arrivare sino a qui. Ma sono pensieri che restano lì, bisogna sempre guardare avanti».

Anche se gli piace l’idea di aver messo subito la firma della “vecchia guardia”. «Sì, perchéquesta serie B è un’opportunità che ci siamo guadagnati con grandi sacrifici, ed è una enorme soddisfazione per noi che c’eravamo. È bello anche vedere che il nostro atteggiamento in campo è ancora una continuazione di quel percorso». Una squadra che resta coraggiosa, anche a costo di correre qualche rischio.

Punti di forza e limiti

«L’anno scorso abbiamo vinto grazie al miglior attacco. Non sarà così quest’anno, ma abbiamo già dimostrato di poter avere tante armi per segnare, grazie anche alle qualità dei nuovi compagni. Siamo un po’ sbilanciati in avanti, dobbiamo lavorare tanto sulla fase difensiva, cercare di avere più equilibrio, ma questo è comunque il nostro atteggiamento». Che a Crotone ha portato a riuscire a rimontare due volte, e a sfiorare anche la vittoria finale. Senza paura, senza farsi prendere dall’ansia. «Proprio così, la mentalità è rimasta quella. E anche se arriveranno sicuramente momenti di difficoltà, possiamo pensare davvero che il nostro potrà essere un campionato divertente ed entusiasmante».

Lui stesso ha ancora dato prova di versatilità, giocando da esterno alto. «Con il 4-4-2 ho più possibilità di giocare, spero. Sia basso che alto. Del resto, fino all’anno scorso io non avevo mai giocato in difesa, sono sempre stato impiegato più avanzato». Ora però... «dovrò pagare la cena a tutti, per l’esordio e per il primo gol. Almeno sono stato furbo, ho fatto tutto insieme e mi tolgo subito il pensiero...».

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