Ludi: «Sono critiche comprensibili
Ci vuole maggior intraprendenza»

I tifosi mugugnano e il Como non sembra più la bella squadra ammirata in precedenza. Problemi tecnici o d’organico? «No, vorrei che i ragazzi avessero un po’ di ambizione in più».

Un po’ più di coraggio. Questo è quello che il Como deve, e può, imparare ad avere secondo il suo ds Carlalberto Ludi. I tifosi mugugnano, il pareggio con la Pro Patria ha riacutizzato anche il fastidio di quello con il Lecco, di una settimana prima. Non è più, non sembra più, la bella squadra delle partite precedenti, che aveva alzato le aspettative del pubblico, ma in un certo senso anche quelle della stessa società. Che ovviamente però valuta la situazione meno istintivamente, anche se Ludi capisce che «le critiche arrivano dall’amore per il Como, quindi sono comprensibili e doverose da parte di chi è mosso dalla voglia di voler vedere vincere la sua squadra».

Una voglia che ha anche Ludi, del resto. «E in queste due ultime partite speravamo di ottenere di più, è giusto analizzare il perché di queste mancate vittorie, che anch’io considero occasioni perse. Premetto che il pareggio con il Lecco non mi aveva sorpreso, perchè il derby è sempre una gara particolare, una partita “sporca”, difficile. La partita con la Pro Patria è stata certamente condizionata dal campo, abbiamo battagliato bene e sarebbe stato assurdo rischiare di correre troppi rischi su un terreno del genere, dove giocare con la palla a terra era difficilissimo. Però sia l’una che l’altra erano partite da vincere».

Quello che ora manca alla squadra, dice Ludi, «è un po’ di intraprendenza in più, la forza e il coraggio di andare a prendersi la vittoria a tutti i costi. Cosa che adesso, con delle certezze solide sulle nostre qualità, ci possiamo permettere. È chiaro che questo tipo di mentalità non arriva da un giorno all’altro, fa parte del percorso che il Como sta facendo, e lo sta facendo bene».

L’intervista completa sulla Provincia di martedì 5 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA