Tutto sul ricorso del Como al Coni
L’avvocato Chiacchio: «Caso non facile»

il legale del club lariano: «Indubbiamente è un procedimento innovativo»

Un caso sicuramente inedito quello del Como. Per dirla usando le parole dell’avvocato Eduardo Chiacchio, che si sta occupando del ricorso al Coni, «un procedimento innovativo».

Quello che si cercherà di dimostrare, per ottenere l’ammissione alla serie C, è che il Como possa averne diritto anche senza aver presentato nei termini richiesti le garanzie fidejussorie. Sino a oggi condizione indispensabile. Un verdetto positivo farebbe sicuramente giurisprudenza, cambiando in qualche modo le regole che tutti hanno dovuto rispettare in questi anni, da quando le fidejussioni vengono richieste alle squadre di serie B e C - in A c’è un altro tipo di regolamento – a garanzia degli stipendi dei tesserati.

«Non è un caso semplice, questo è bene dirlo - spiega Chiacchio -, anche proprio per questo motivo. Per il fatto che si tratta di una questione nuova. Attendiamo di capire, oltre ai tempi, anche ciò che presenterà la Federazione e poi vedremo di andare a difendere in dibattimento le nostre ragioni». Un punto importante, secondo l’avvocato, è che sia rimasta depositata la somma inviata con i bonifici, quei 650.000 euro esattamente equivalenti all’importo richiesto per le due fidejussioni.

«E’ comunque una prova importante del fatto che la somma ci sia, questo è assolutamente dimostrabile. Poi vedremo che cosa sarà necessario fare. Se produrre o meno una garanzia fidejussoria, lo capiremo soltanto in sede di dibattimento».

Sin dall’inizio, appena scaduto il termine del 27 luglio, l’avvocato aveva sostenuto l’inutilità di fare qualsiasi altra cosa. «Certamente, perchè tanto ormai il Como sarebbe stato fuori tempo. Il punto importante per sostenere le nostre ragioni può essere proprio quella somma». Accompagnata dal corposo dossier di documentazione relativa alla ricerca delle garanzie.

Le tesi di Chiacchio, dunque, si baseranno sostanzialmente su questi due aspetti: la disponibilità economica, sia pure non nella forma richiesta, e i passi che il Como ha cercato di fare nelle giornate precedenti.

In quanto ai tempi di discussione dell’istanza, si presume che si possa andare intorno al 20 di agosto. C’era la speranza che i tempi si potessero anticipare, visto che c’è in programma un’udienza del Collegio di garanzia del Coni venerdì 10, ma sino a ieri sera al Como non era giunta alcuna convocazione. E se in società continua a esserci un certo ottimismo, c’è comunque quel richiamo alla realtà da parte dell’avvocato: «E’ un caso difficile». Che non significa, però, impossibile, soprattutto per un legale sportivo dell’esperienza di Chiacchio, che con il Como aveva già compiuto un mezzo miracolo.

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