Cantù, Cappellari è già in missione
«Ma sto ancora aspettando Dmitry»

In attesa che sia firmato il contratto, il manager si sta portando avanti: «Servono 20mila euro per l’iscrizione e tutti i giocatori devono ancora essere tesserati».

«Domenica io e Dmitry Gerasimenko ci siamo sentiti nel corso di una video conferenza protrattasi per circa un’ora e mezza durante la quale si è parlato di tutto e di più. In quell’occasione mi è stato offerto di dirigere la Pallacanestro Cantù a tutti gli effetti e io ho dato ben volentieri la mia disponibilità, subordinandola a un piccolo anticipo economico. Dopodiché ci siamo salutati come se tutto fosse già fatto, ma io attendo ancora di vedere il contratto».

Chi parla è Toni Cappellari, 69 anni, nuovo dirigente (si tratterebbe del quinto in poco più di un anno da Della Fiori a Betti passando attraverso Berti e Pasquali) in pectore della Pallacanestro Cantù.

«Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho presenziato alla presentazione del campionato a Bologna - spiega - e nella circostanza ho avuto modo di conversare a lungo sia con il presidente della federazione Gianni Petrucci sia con lo Sports Area Director della Lega, Francesco Riccò. Ebbene, entrambi mi hanno assicurato che né Fip né Lega vogliono perdere una piazza storica come Cantù, invitandomi a fare tutto il possibile affinché la situazione non degeneri ulteriormente».

Quali sarebbero, a tal proposito, le principali scadenze alle quali non si potrà in alcun modo derogare? «Entro venerdì dovremo assolutamente versare 20mila euro ai fini dell’iscrizione e da qui non si scappa - fa sapere Cappellari -. E sempre entro quella data dovremo depositare i contratti dei giocatori poiché attualmente la Pallacanestro Cantù non ha alcun atleta tesserato. La problematica legata a quest’ultimo aspetto è che per procedere con i vari tesseramenti dovremo avere l’intera documentazione in ordine relativamente a ciascun giocatore. E a oggi, sotto questo profilo, non siamo messi benissimo».

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