Cantù ci riprova a Brindisi
L’anno scorso fu goduria Thomas

Una delle più attese gare della giornata andrà in scena al PalaPentassuglia

Intrigante, prevedibilmente energica e, probabilmente, più equilibrata di quanto non si possa immaginare. Questa diciassettesima sfida tra Brindisi e Cantù, che stasera alle 19 si affrontano per quinta giornata di serie A, si presenta davvero come un’incognita. Perché, a ben guardare, una favorita vera non c’è.

Da una parte c’è la Red October Cantù, scaraventata – troppo in fretta? - in meno di un mese dalle previsioni di un campionato “lacrime e sangue” a un ruolo di primadonna, dall’altra una Happy Casa Brindisi, allestita con saggezza dall’asse Simone Giofrè-Frank Vitucci, spina dorsale di una squadra che – proprio come ricordava il diesse canturino dei pugliesi – finora «ha fatto il proprio dovere», perdendo contro Milano e Sassari, ma sbarazzandosi con facilità di Pesaro e Pistoia.

La sfida di stasera vedrà di fronte il secondo miglior attacco del campionato, Cantù con 90.5 punti di media, contro gli 88.5 di Brindisi (quinta).

Molto più ampia la differenza sotto canestro: la Red October è prima con 43.5 rimbalzi catturati di media, 11.5 in più ad incontro rispetto a quelli dei brindisini (penultimi con 32). Più equilibrio negli assist: Cantù quarta con 19, Brindisi quinta con 17.3 assist a partita.

A riequilibrare un po’ la situazione, c’è il dato delle palle recuperate (10.3) da Brindisi, Red October ottava con 6.8 recuperi di media.

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