Cantù, Della Fiori non ha dubbi:
«Rifirmerei con il sangue DJO»

Intervista con il direttore sportivo dell’Acqua Vitasnella Cantù

Chi rifirmerebbe senza se e senza ma dei giocatori di questa stagione?

«Rifirmerei con il sangue Johnson-Odom. Darius è giocatore di grandissima volontà, di grandissima dedizione, uno che non si è mai risparmiato un secondo, che non ha mai saltato mezzo allenamento e che non ha mai fatto un passo indietro contro nessuno. Ha prodotto tanto, all’inizio ha fatto arrabbiare in molti ma poi è cresciuto tantissimo. Il rammarico in questi casi è che li valorizzi qui e poi se ne vanno altrove a monetizzare. Ma questa è la legge dello sport. Credo che lui avrà tanto mercato perché può fare molto sia a livello fisico sia a livello tecnico».

E se restasse Metta?

«Magari! È un guerriero, gioca sul dolore, più si avvicinano i momenti caldi e più si carica, ti dà mentalità e credibilità, è un super professionista. Per me ha fatto stramegabenissimo, portando mentalità vincente. Ci ha aiutato a livello mentale prima ancora che sul campo. Con l’esempio e la dedizione».

Quale ritiene essere stata l’operazione riuscita meno, al netto di Hollis che ha profondamente deluso?

«Con il senno di poi avremmo dovuto credere di più in Abass. Concedergli maggior fiducia preventiva, mettendogli alle spalle nel suo ruolo un giocatore dal minutaggio più basso, con meno esuberanza atletica ma con più letture di gioco».

Evidente il riferimento a Jones.

«DeQuan ha indubbie potenzialità per giocare da protagonista in serie A ma non ha saputo adattarsi alla proposta tecnica»

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L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola martedì 2 giugno

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