Cantù, derby a tutto gas
Pancotto: «Torneo di sorprese»

«Occhio a questo campionato, Trieste ha battuto di 20 la Fortitudo, Pesaro stava per battere Venezia»

«Cantù-Milano? Questa partita ci fa capire che il campionato italiano è integrazione e intensità. Come in un Gran Premio di Formula 1, affrontiamo un avversario con una macchina di potenza superiore, però anche noi abbiamo una macchina per correre lo stesso Gran Premio».

Il paragone automobilistico è di coach Cesare Pancotto, allenatore di una Pallacanestro Cantù che non vuole sentirsi battuta in partenza.

Perché il derby è il derby, perché una vittoria a Milano vorrebbe dire mettere un macigno sulla salvezza. E sarà, anche, il primo Cantù-Milano di Pancotto sulla panchina di una delle due squadre: «Ogni esperienza nuova è una crescita umana. È un derby importante, è una fetta di storia di queste due grandi realtà e del basket italiano. Poterne fare parte in questo momento mi inorgoglisce. E mi carica di responsabilità positiva».

Un pensierino alle Final Eight lo state facendo? «Le motivazioni e le opportunità le scoviamo in tutte le partite. Per dare un senso alle cose, è giusto anche divulgare giuste idee: lotteremo su ogni partita per salvarci, questo è il nostro obiettivo. Occhio a questo campionato, Trieste ha battuto di 20 la Fortitudo, Pesaro stava per battere Venezia. La nostra prima “luna” è la salvezza, la seconda è tornare a essere Cantù». Intanto c’è un derby da giocare.n

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