«Cantù? È come tornare al college»

Jared Berggren è il nuovo punto di riferimento in area dell’Acqua Vitasnella.

Il piglio del leader, di sicuro, non gli manca, tantomeno la volontà di prendersi le responsabilità dopo un biennio, quello passato in Belgio con la formazione del Telenet Ostenda, in cui la stessa è stata divisa equamente tra tutti i compagni di squadra. A Cantù, invece, sarà tutta un’altra musica, con il ruolo designato di riferimento tra i lunghi dell’Acqua Vitasnella ad aver fatto propendere la sua scelta proprio verso la verde Brianza.

«Ostenda - racconta - è stata un’esperienza vincente. Mi sentivo pronto, però, per dare qualcosa in più a livello individuale, oltre che a giocare per la squadra. Cantù mi ha dato questa opportunità. Ecco perché ho scelto di venire in Italia».

«Arrivo da una realtà in cui tutti avevano un ruolo di rilievo, ma nessuno l’aveva più d’altri. C’erano sì i giovani, ma anche giocatori d’esperienza. Qui sarà tutto diverso e non vedo l’ora di assumermi le mie responsabilità. Mi piace l’idea di aiutare a vincere la mia squadra ed è quello che farò».

L’Acqua Vitasnella, in quest’ottica, sarà un banco di prova importante. Poca esperienza un po’ per tutti, grande voglia di fare e di migliorarsi. Al campo, il responso. «Dire quali saranno gli obiettivi ora è un po’ presto. Siamo una squadra giovane, ma con grandi margini di miglioramento e con tanto desiderio di mettersi alla prova. Sappiamo di poter crescere assieme. Fino a dove è tutto da scoprire. Rispetto al Belgio, a Cantù sarà un po’ come tornare a giocare come facevo al college. Sarò un po’ più lontano dal canestro, dovrò tirare da fuori e giocare palla a terra. La difesa sarà dura, come piace a me e proverò a catturare i rimbalzi», continua.

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola martedì 25 agosto

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