Cantù e gli sponsor
«Obiettivo vincere»

Team e società hanno voluto ribadire il progetti della stagione al Golf Club Villa d’Este di Montorfano a sponsor e istituzioni

il campionato. E fare squadra con i nostri partner per rilanciare Cantù». Per la Pallacanestro Cantù, è un anno decisivo per le sorti sportive della squadra e per il rilancio della società: la cosiddetta “fase 2”.

Concetti noti, ma che team e società hanno voluto ribadire al Golf Club Villa d’Este di Montorfano a sponsor e istituzioni, invitati per la presentazione ufficiale della stagione. A fare gli onori di casa il vicepresidente del circolo e fondatore del Pgc, Antonio Munafò, in una serata presentata da due volti noti come i giornalisti Fabrizio Biasin e Federica Lodi.

La carrellata è stata veloce, aperta al presidente Roberto Allievi: «Siamo finalmente una società sana, che lavora al consolidamento del budget per gli anni a venire: vogliamo tornare in A e realizzare il palazzetto. Chi ci sostiene deve essere orgoglioso di far parte del progetto».

Quindi, gli interventi delle istituzioni: Andrea Polichetti (Prefetto di Como), Giuseppe De Angelis (Questore di Como), Alessandro Fermi (presidente del Consiglio Regionale) e Giuseppe Molteni (vicesindaco Comune di Cantù).

Il momento clou della serata è stata la presentazione di staff e giocatori: ognuno di loro ha scelto una breve colonna sonora di accompagnamento. «Lavoriamo per risalire immediatamente», ha detto capitan Luigi Sergio.

«È ora, per me, di vincere qualche finale…», le parole di Matteo Da Ros. «In campo si vede un Jordan diverso, stare sul parquet mi dà la possibilità di essere sempre felice», ha rivelato Jordan Bayehe».

Sulle musiche anni ’80 del celebre “Goldrake”, coach Marco Sodini ha usato belle parole: «In campo mi emoziono sempre. Per raccontare Cantù non bastano storia e poesia, ma anche la prosa. I giocatori? Ora, ma passerà, loro sembrano preoccupati, perché chi viene qui deve sempre misurarsi con una “piazza delle stelle” che li guarda. Cantù deve meritare di tornare dove è sempre stata».

Non da meno l’intervento del direttore tecnico Fabrizio Frates: «Ho cominciato con una vittoria in Coppa Korac nel ’91 - ha detto - e non voglio vivere di ricordi. Prima di andare in pensione ho voglia di emozionarmi ancora. La pressione c’è, lo sappiamo, ma è il sale del nostro mestiere».

Anche per il general manager, sarà necessaria grande unità: «In campo, così come in sede, serve creare un grande gruppo. Lo stesso vale per gli sponsor: siete “una squadra di partner”, e ci siete tutti».

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