«Cantù, è il momento
di svelarci al mondo»

Coach Sodini in vista della sfida di domani in trasferta a Mestre al cospetto della capolista Venezia.

«Cantù è colei che voi credete!». E Cantù , grazie all’ormai consueto ricorso di coach Marco Sodini alla metafora - un premio alla sua oratoria qualcuno dovrà pur darglielo - si ritrova catapultata nei panni della signora Frola, personaggio pirandelliano dell’opera teatrale «Così è (se vi pare)».

E chi è Cantù, per il suo allenatore, alla vigilia della sfida contro Venezia, trasferta (al Taliercio di Mestre) che inaugura un ciclo terribile per la sua squadra? «Lo dobbiamo ancora scoprire. La risposta la daranno le prossime cinque partite contro Venezia, Torino, Brescia, Bologna e Milano. Perché a questo punto, se vogliamo essere ambiziosi, è il momento di svelarci al mondo. La squadra in questi mesi ha parlato poco, ma ha usato i fatti per cercare di farsi comprendere, per far capire che era migliore di quello che inizialmente poteva sembrare».

Domani sera, esame importantissimo contro la capolista Venezia: «Sarà un impegno semplice - scherza Sodini - contro una squadra dal roster corto… Diciamo che il loro quattordicesimo giocherebbe in una qualsiasi altra squadra di serie A. Cosa mi aspetto? Grande aggressività, senza remore. Il fondamentale del passaggio sarà più importante del palleggio».

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