Cantù e l’addio di Charlie Recalcati
Marzorati e Bosa: «Brutto segnale»

I due ex commentano la vicenda sul giornale La Provincia

Due grandi ex della Pallacanestro Cantù, Pierluigi Marzorati e Beppe Bosa, fanno il punto della situazione dopo l’addio tra il coach Charlie Recalcati e la proprietà che fa capo alla famiglia Gerasimenko.

Ecco un’anticipazione della doppia intervista pubblicata su La Provincia in edicola sabato 5 agosto.

«A prescindere da come sia andata – spiega Marzorati – rimango sempre fedele all’idea iniziale: Recalcati aveva tutte le caratteristiche per essere l’elemento di continuità tra il territorio e la proprietà. Sono stupito per quanto è accaduto e, per quello che posso pensare, credo che il problema principale sia stata l’impossibilità di comunicare direttamente». Chi siederà sulla panchina di Cantù? «A prescindere dall’allenatore che sarà scelto, il nodo rimane: la presenza della società è un elemento insostituibile», chiude Marzorati.

Al ritorno di Recalcati a Cantù, Bosa si mostrò entusiasta. «La figura di Recalcati – dice oggi – era a mio avviso perfetta per unire i tifosi e la società. Non so cosa sia realmente accaduto, anche perché l’intervista del coach mi è parsa quasi di cortesia, come spesso avviene in questi casi. Rispetto alle attese, però, qualcosa non è funzionato a dovere.Personalmente ritengo che ora valga la pena di trovare un allenatore che sappia fare da collante tra l’ambiente e la Pallacanestro Cantù».

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