«Cantù era una cosa cara
che sentivo stavo perdendo»

Intervista con Antonio Biella, direttore generale di San Bernardo spa, nuovo sponsor della Pallacanestro Cantù.

Arriva al momento giusto, Antonio Biella, direttore generale di San Bernardo spa, nuovo sponsor della Pallacanestro Cantù.

Il primo pensiero che ci viene naturale, un po’ come le sue acque, è perché?

«Per dare una mano e per passione. Siamo una famiglia comasca e ci siamo sentiti in dovere di aiutare una realtà comasca così prestigiosa come la Pallacanestro Cantù».

Questo è il “dare una mano”, e con la passione come la mettiamo?

«Sono tifoso da sempre della squadra. La mia prima partita è coincisa con un grandissimo risultato, la vittoria della Coppa Korac nella sfida di ritorno al Pianella con il Real Madrid battuto al supplementare. Da lì non ho più smesso. Ma c’è comunque passione anche dal punto di vista della scelta».

Si spieghi meglio?

«Abbiamo sentito forte la voglia di dare un contributo alla salvezza di una realtà sportiva come Cantù in un mondo, quello della pallacanestro, coinvolgente e di emozioni. Il nostro è un brand nazionale, con diffusione maggiore nel Nord Ovest e direi che ci siamo trovati subito con questo progetto italiano e pulito».

Peraltro, da sempre, siete vicini allo sport locale. Rispetto a Como e Libertas Cantù avete però fatto un passo in più.

«E deriva da quella sensazione che ho sentito forte di una cosa cara che stavo perdendo. Un po’ come accade con le cose importanti. E allora mi è scattato quell’orgoglio lariano-comasco».

L’intervista integrale sulla Provincia di giovedì 29 novembre

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