«Cantù ha caratteristiche
che noi mal digeriamo»

Intervista con Nicola Brienza, coach canturino allenatore della Dolomiti Energia Trento che domenica sfiderà i brianzoli.

Con Carlo Recalcati che si è autopensionato qualche tempo fa e con Pino Sacripanti che ha deciso per la prima volta in carriera di scendere ad allenare in A2, Nicola Brienza è rimasto l’unico coach canturino a frequentare da “capo” il palcoscenico della serie A.

E nella settimana che conduce alla sfida Trento-Cantù siamo andati a sondarlo.

Nono posto in classifica, a pari punti con la settima, per la Dolomiti Energia: siete dove volevate essere?

«Siamo più o meno in linea con quello che avremmo sperato, anche se ci manca qualche punticino perché il doppio impegno serie A-Eurocup ha sottratto energie a un roster non poi così lungo. Ma non ci lamentiamo anche perché ora, ormai fuori in Coppa, ci potremo dedicare esclusivamente al campionato».

E domenica?

«

Sono sincero nel dire che mi sento veramente preoccupato: si tratta di una partita pericolosa».

La ragione?

«Cantù ha caratteristiche che possiamo soffrire e dovremo fornire una prestazione di alto livello per avere la meglio».

A quali caratteristiche si riferisce?

«In particolare al fatto che si tratta di una squadra molto atletica in molti suoi componenti, che sfoggia un’esuberanza fisica davvero spiccata e invidiabile e che ha diversi interpreti in grado di andare in uno-contro-uno. Ebbene, avversarie così ci vanno abbastanza indigeste».

Dovesse dare una percentuale alla vostre chance di imporsi?

«Con la consueta onestà dare qualcosa in più a noi, se non altro perché giocheremo in casa. Ma veramente non andrei oltre»

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L’intervista completa sulla Provincia di venerdì 7 febbraio

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