Cantù, il campionato è aperto

I bilanci, solitamente, si stilano al termine del girone d’andata. E allo scollinamento mancano ancora un paio di giornate.

Ma dopo l’orgia di partite natalizie non appare fuori luogo dipingere il quadro della situazione all’interno di un campionato che dà l’impressione di essere spaccato due. Con le prime otto già in fuga, pronte intanto a planare sulla final eight di Coppa Italia prossima ventura.

Tra costoro, ahinoi, non si rintraccia Cantù. Del resto, con un record di 5 vittorie e 8 sconfitte non è che si possa poi pretendere di occupare la parte sinistra della classifica...

Pesano, naturalmente, i cinque recenti ko di fila e in particolare il trittico di cadute al Pianella. Se l’appuntamento in febbraio a Desio con la F8 è saltato, non è invece affatto tramontata l’opportunità di potersela giocare per i playoff. Del resto, l’Acqua Vitasnella ha battuto avversarie che puntano quantomeno alle semifinali (leggasi Reggio Emilia e Sassari), giocandosela sino alla fine con una delle due capoliste (Venezia) e prevalendo anche su Avellino che pure la precede in graduatoria.

Il Pianella deve tornare “fortino”

Vero che tutte queste sfide i biancoblù le hanno affrontate in casa e che dunque al ritorno - con l’eccezione di Milano - le squadre più forti verranno incontrate in trasferta (nel lotto inseriremmo anche Avellino), ma se il Pianella tornerà a reggere come un tempo, allora molti punti potranno essere accumulati al cospetto di rivali di media-bassa classifica. Tutto ciò al netto di una Cantù che dovrà assolutamente trovare una propria chiara identità e una precisa fisionomia, altrimenti sarebbe come parlare del nulla.

L’articolo in versione integrale sull’edizione de La Provincia in edicola mercoledì 31 dicembre

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