Cantù, il nodo Procida
Sarà dura trattenerlo

Un po’ meno complicata sembra la riconferma di Bayehe

Per Cantù si sta per concludere quello che i latini chiamavano il “tempus lugendi”, il tempo del pianto, un periodo in cui era impossibile contrarre nuovo matrimonio dopo la fine di quello precedente. Trecento giorni, per il diritto romano, molto meno – sportivamente parlando e fuor di metafora – per la Pallacanestro Cantù.

Perché ora Cantù deve ripartire con un progetto e un’idea. Si stanno raccogliendo idee, forze (sponsor) e si ragiona. La prossima settimana porterà le prime novità. La società farà il punto su tante questioni, sui progetti e sulla riorganizzazione al suo interno.

Il primo nodo sarà quello dell’allenatore. I nomi in ballo per il dopo Bucchi sono due-tre. Mattia Farina, ex Legnano e Casale Monferrato (un autentico conoscitore della A2, ma desideroso di fare il passo in avanti in A in caso di ripescaggio) e Marco Sodini (legato contrattualmente all’Orlandina, ma un addio non sarebbe complicato da organizzare) sono i nomi che vanno per la maggiore. L’outsider è Nicola Brienza, canturino e attualmente senza panchina dopo l’esonero da Trento.

Sarà l’allenatore, presumibilmente, la prima pietra da cui si ripartirà. Perché il resto, inteso come squadra, è tutto da costruire.

Ci sono però un paio di certezze. La prima è che il talento Gabriele Procida è vincolato da un contratto – tre anni – ma assolutamente non rigido: una sua eventuale cessione, porterebbe un introito nelle casse canturine. La situazione al momento non è molto diversa da un mese fa. Il suo agente è stato chiaro: in caso di A2, Procida difficilmente resterebbe a Cantù. Inoltre, la guardia-ala di Lipomo potrebbe rendersi eleggibile per il draft 2021 Nba. Il che ovviamente cambierebbe lo scenario: il ragazzo ha già estimatori negli Usa, è già stato visionato, c’è dell’interesse nemmeno nascosto. Magari non per un approdo immediato in America, ma con almeno un’altra stagione in prestito in Europa.

L’altra cosa certa, al momento, è l’assoluta volontà di Cantù di non volersi privare a tutti i costi del ragazzo che ha forgiato e lanciato in serie A. Che sia A o A2, Cantù proporrà al gioiellino un ruolo da assoluto protagonista, senza alcuna incertezza o tentennamento. Una carta che Cantù, in sede di trattativa, giocherà senza alcun dubbio e che potrebbe anche allettare un ragazzo di 19 anni. Percentuali? Poche, ottimisticamente siamo intorno al 30%.

Altra certezza – contrattuale – è Jordan Bayehe. Arrivato a Cantù come una scommessa, ha scalato le posizioni nel martoriato settore dei lunghi, diventando un punto fermo con Bucchi. Ha un contratto anche per la prossima stagione, che non prevede uscite. Sarà anche vero che i contratti sono fatti per essere stracciati, ma intanto lui un accordo con Cantù ce l’ha. E, dopo la positiva prima stagione in A, per lui una A2 da protagonista sarebbe il palcoscenico ideale per consacrarsi.

Procida, Bayehe, il roster che verrà: saranno questi i primi scottanti punti all’ordine del giorno dell’agenda del nuovo allenatore a cui sarà affidata la nuova S.Bernardo-Cinelandia Park.

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