Cantù, la delusione di Sacripanti
«Perso la testa nel momento clou»

Molto deluso l’allenatore dell’Acqua Vitasnella, Pino Sacripanti, per la sconfitta rimediata dalla sua squadra a Capo d’Orlando.

«È stata una partita molto tirata, giocata punto a punto per 39 minuti e con un finale rocambolesco - racconta -. Credo che ben 8 lunghezze di distacco non siano assolutamente la giusta distanza tra le due squadre, almeno per quello che è successo in campo durante la partita. Purtroppo nel terzo e quarto periodo abbiamo tirato male nonostante le tante conclusioni aperte che ci siamo creati. Dovevamo segnare in quel frangente per chiudere l’incontro ma non lo abbiamo fatto e lo abbiamo pagato a caro prezzo, perdendo anche per nostri demeriti».

«Nel finale di gara - osserva - ci siamo fatti prendere dalla foga, abbiamo perso completamente la testa, dovevamo essere più freddi, lucidi e concentrati nel gestire gli ultimi possessi e questo è un aspetto sul quale bisogna lavorare. Onestamente in qualche episodio non siamo stati fortunati, il problema è che non siamo stati nemmeno bravi, cosa che è invece riuscita ai giocatori dell’Orlandina».

«Mi riferisco in particolare alla palla persa da rimessa da fondo campo in attacco di Johnson-Odom - puntualizza il coach - che ha regalato due punti facili in campo aperto a Capo d’Orlando, alla schiacciata sbagliata da un liberissimo Shermadini e al nostro atteggiamento difensivo in quei concitati attimi di gara. Non cerco alibi, anzi faccio comunque tanti complimenti a Capo d’Orlando che ci ha creduto di più e che si è guadagnata questa vittoria negli ultimi secondi, anche se spiace molto aver perso due punti giocando un ultimo minuto del genere dopo aver disputato una partita molto equilibrata. Nel secondo tempo siamo calati, mentalmente e tecnicamente. Non so se c’entri o meno l’impegno in Eurocup».

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