Cantù-Milano a Desio
Ma che strano derby

La ripartenza avviene proprio contro gli avversari di sempre, le “scarpette rosse” ma con l’incognita dei casi Covid e il palazzetto deserto

Cantù torna finalmente in campo e riprende da dove aveva cominciato. Era il 27 agosto e il calendario di Supercoppa metteva di fronte l’Acqua San Bernardo all’Olimpia Milano. Un derby senza storia – Milano travolse Cantù -, ma è curioso che c, quando Cantù contava, e tanto, anche oltre i confini dell’Italia.

Tutto confermato, quindi, dopo una settimana di incertezze. La partita si giocherà regolarmente alle 18 al PalaBancoDesio, a porte chiuse, e con una condizione fisica, almeno per Cantù, tutta da verificare. Perché, com’è ben noto ai tifosi, la squadra non gioca una partita dal 18 ottobre e allenamenti al completo, in questo lasso di tempo, non ne ha praticamente più svolti, per via del Covid che si è abbattuto pesantemente sulla squadra.

«Ma non cerchiamo alibi – ha detto coach Cesare Pancotto -: ogni partita è un’opportunità e non si può aspettare la partita migliore per trovare la fiducia. Partiamo dal derby, che dà la possibilità di parlare di basket ed è il modo migliore per calarci in un campionato difficile e straordinario come questo. Dobbiamo e vogliamo giocare, certamente con pochi allenamenti nelle gambe, ma con tanto entusiasmo e senso di responsabilità».

Se Milano scenderà in campo non si sa bene con quanti e quali uomini, Pancotto preferisce come al solito guardare in casa propria: «Sono settimane complicate per tutti, Smith per fare solo un esempio torna dopo aver saltato cinque turni di campionato. Il termine di paragone con una squadra di quindici grandissimi giocatori non si pone nemmeno. Tutti dobbiamo risolvere qualche problema e noi lo sappiamo bene. Mi viene da dire, sorridendo, che abbiamo fatto l’appello e la foto di squadra solo stamattina, perché c’eravamo tutti finalmente».

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